We are stories: la rivincità della legalità

A dicembre è stata presentata alla Casa del Cinema la nuova campagna di comunicazione “We Are Stories”, promossa dalla FAPAV – Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali – in collaborazione con altre associazioni come ANEC, ANICA, MPA e UNIVIDEO.

Durante l’incontro, dedicato al colosso del cinema italiano Ennio Morricone, sono stati presentati gli spot protagonisti di questo grande progetto: sette cortometraggi che raccontano le storie di giovani talentuosi accomunati dalla passione per il cinema e dal di sogno di poter lavorare un giorno nel mondo dell’audiovisivo. I video proposti sono il frutto di un duro lavoro svolto nei mesi di lockdown del 2020 e della forza di volontà dimostrata dai suoi creatori in un periodo critico a cui nessuno di noi era mai stato abituato. 

Legalità

Tra i vari obiettivi che la campagna si è proposta, c’è quello di sottolineare quanto sia fondamentale scegliere la legalità, attraverso la promozione e la tutela dell’industria culturale da chi scredita la settima arte per mezzo della pirateria.

L’industria culturale e audiovisiva è infatti tra i settori economici che, a causa dell’emergenza pandemica, è stata maggiormente colpita da una forte crisi di mercato. Le conseguenze negative subite da questo settore sia da un punto di vista economico che occupazionale hanno lasciato automaticamente un maggiore spazio d’azione alle opere illegali: durante i mesi di quarantena della primavera 2020 il numero di atti di pirateria è aumentato radicalmente, passando dall’essere 69 milioni a 243 milioni.

I promotori del progetto hanno più volte affermato che per consentire una solida ripresa sarà necessario garantire un corretto sfruttamento delle opere ed ottenere la censura di quanti più siti di streaming illecito possibile.

We are stories per le nuove generazioni

We are stories” non rappresenta soltanto una campagna anti pirateria, ma anche un vero e proprio movimento che promuove il talento e la creatività. La determinazione che ha alimentato giorno dopo giorno delle menti così fresche come quelle che hanno girato gli spot, è stata in grado di rendere possibile l’incredibile: sfruttare una circostanza tediosa e poco stimolante per l’immaginazione per dare vita ad un progetto volto al fine di salvaguardare un’intera comunità lavorativa.

La capacità d’azione di questi “giovani professionisti” spinge ottimisticamente a sperare nel futuro e a riporre fiducia nel potenziale delle nuove generazioni, armate dei propri sogni contro una società titubante del loro ingegno.