Partenza impressionante di Hamilton, mentre Verstappen mantiene il comando
Verstappen, grazie alla pole di sabato, parte primo e riesce a mantenere la testa della gara. Dietro di lui Hamilton, partito terzo, supera il compagno di scuderia Russell e si invola verso l’inseguimento del campione del mondo in carica, con le Ferrari dietro che cercano la rimonta.
Il degrado gomme si fa sentire e inizia la girandola di pit-stop
La gara prosegue con un Verstappen solido, ma che non riesce a staccare ulteriormente le Mercedes e così entrambe le Red Bull montano gomme medie. Strategia diversa per le frecce d’argento che optano per le gomme dure prendendosi il rischio di una sola sosta.
Verstappen comincia a martellare, ma impressiona il ritardo delle Ferrari
Dopo alcuni giri finalmente Max Verstappen fa vedere tutta la potenza della Red Bull mettendo una seria ipoteca sulla vittoria; infatti, la sua monoposto non risente del degrado gomme e le Mercedes non impressionano. Da segnalare la prova assolutamente opaca di Leclerc e Sainz che distano un’eternità dai primi posti.
Gestione pura per Verstappen che vola verso la vittoria
Negli ultimi giri l’olandese volante fa il vuoto con Hamilton che cerca di difendersi dagli assalti di Perez, mentre è da segnalare il ritiro di Alonso per la rottura del motore. Così i giri scorrono inesorabili e Max Verstappen fa suo il Gran Premio del Messico, vince la quattordicesima gara stagionale ed entra nella storia come pilota che ha registrato il maggior numero di successi in una singola stagione.