Claudio Trenta è un pensionato di 72 anni, abitante del comune brianzolo di Barlassina. Si è visto recapitare una multa di 882€ per aver posto rimedio ad una buca che si era aperta nel mezzo delle strisce pedonali di una strada del suo paese, intervenendo al posto del Comune che avrebbe dovuto farsi carico della problematica.
“Il Giorno” racconta la vicenda del protagonista di questa storia che, in virtù del suo essere sorprendentemente vera, potrebbe essere annoverata nell’universo dell’assurdo. Documentando l’intervento via social, il signor Trenta ha, secondo il Comune, commesso un vero atto di autodenuncia. Il pensionato avrebbe infatti violato l’articolo 21 del Codice della strada, che sancisce il divieto di operare “sulla strada comunale senza la preventiva autorizzazione della competente autorità”.
Il sindaco del Comune in questione ha commentato
“Nulla da dichiarare. Il funzionario ha applicato le norme che regolano il codice della strada.”
Piermario Galli, sindaco di Barlassina
Le critiche in merito all’operato del primo cittadino e dell’amministrazione comunale non hanno tardato ad arrivare, alimentate dalla polemica che si è diffusa via social a macchia d’olio, e accompagnate da altrettante manifestazioni di solidarietà nei confronti dello sventurato protagonista della vicenda.
Il paradosso è che proprio la “competente autorità”, quella che si sarebbe dovuta occupare della riparazione del danno, si sia premurata di multare colui che, stanco dell’indifferenza dell’ente territoriale di fronte a mesi di segnalazioni, si è occupato in prima persona di porre rimedio al potenziale pericolo per pedoni, ciclisti e motociclisti.
Claudio Trenta ha già affermato di non avere intenzione di pagare la sanzione, ma al contrario sarebbe disposto a procedere attraverso una denuncia per omissioni di atti di ufficio.
“Resto basito di fronte al verbale. Peraltro, dovrei anche riportare la strada come era prima con la voragine, creando un pericolo per chi attraversa, oltre che per gli automobilisti che inavvertitamente potrebbero finirci dentro e danneggiare l’auto. Quella buca molto pericolosa non è mai stata neppure segnalata con segnali o transenne. Avevo poi anche inviato comunicazione ufficiali alle forze dell’ordine e al prefetto. Solo a quel punto, e anche questa volta senza riscontro, ho deciso di coprire la buca”.
Claudio Trenta