Status Quo Alan Lancaster

Dagli Scorpions agli Status Quo: chi era Alan Lancaster?

Gli Status Quo sono un gruppo musicale rock britannico – fondato nel 1962 dal bassista Alan Lancaster e dal chitarrista Francis Rossi – connotato da una decisa vena boogie che ha riscosso un notevole successo tra le famiglie inglesi, ma non solo, intorno agli anni ’70.

È uno dei pochi gruppi musicali che ancora oggi rimane sulla cresta dell’onda, mantenendo una certa popolarità in vaste parti del mondo.

IL GENERE DEGLI STATUS QUO

Autori di una vasta discografia, devono in particolare la loro fama alla produzione di un genere musicale, l’hard-boogie rock, un sottogenere dell’hard rock/blues rock dalle sonorità più dure, fondato principalmente su una tecnica a intreccio tra chitarre elettriche. 

Il loro repertorio tocca diversi sottogeneri musicali oltre all’hard-boogie rock, spaziando dal rock, all’hard rock, al blues rock, fino alle sonorità boogie, pop e perfino psichedeliche. La band ha conquistato in breve tempo i vertici delle classifiche europee e mondiali con il famoso brano “Pictures of Matchstick Men”, anche se il più conosciuto resta quello del singolo pubblicato nel 1979 “Whatever You Want”, ancora oggi cantato e suonato in tutti gli angoli del mondo. 

A livello musicale, gli Status Quo sono famosi per la produzione di canzoni molto semplici, caratterizzate dallo stesso schema: ritmo in 4/4 e struttura di tre accordi. Il gruppo ha attraversato varie “ere musicali” e sono sopravvissuti decorosamente a ciascuna di esse, a volte prendendo in prestito delle nuove sonorità che il panorama musicale del momento proponeva. 

Il rapporto con la critica musicale non è sempre stato semplice: il periodo più apprezzato è stato indiscutibilmente quello degli anni 60’, quando gli Status Quo si posero come gruppo avanguardistico nell’ambito della corrente psichedelica, prestandosi ad un frequente sperimentalismo. Poco dopo, in seguito alla metamorfosi verso un genere più “semplice”, ovvero l’hard-boogie rock, la critica contestò duramente l’eccessiva immediatezza dei toni e il troppo disimpegno. Solo verso la fine della loro carriera musicale, il gruppo riuscì ad ottenere concordi giudizi di apprezzamento da parte della critica. 

È interessante mettere in luce sia il loro abbigliamento che il carattere durante i concerti: jeans, scarpe da ginnastica, camicie sbracciate e le immancabili Fender Telecaster a tracolla, il famosissimo modello di chitarra elettrica prodotta nel 1951 dall’azienda Fender. Le loro esibizioni sono un concentrato di potente hard rock e boogie rock, scanditi da ritmo, energia e dinamismo: il tutto dura circa due ore. 

LA MORTE DI ALAN LANCASTER

Alan Lancaster si è spento nella sua casa di Sydney all’età di 72 anni la domenica dello scorso 26 settembre 2021, dopo una travagliata lotta contro la sclerosi multipla.

L’artista aveva 72 anni e ha lasciato la moglie, Dayle Thurbon, i tre figli Alan Jr, Toni e David, i colleghi e i fan dopo una lunga battaglia contro il suo peggior nemico, la malattia. È stato l’amico più caro, Craig Bennet, su volere della famiglia del musicista, a darne il triste annuncio sui social: «Su richiesta della sua famiglia amorevole e profondamente amata, ho il cuore spezzato per annunciare la scomparsa di Alan Lancaster – ha detto. – Nonostante la sclerosi multipla e i problemi di mobilità, Alan aveva partecipato con successo al Reunion Tour del 2013 e del 2014 nel Regno Unito e in Europa, suonando coraggiosamente davanti a migliaia di fan adoranti. Ha amato tantissimo essere tornato con la band e il suo fedele esercito Quo. Diciamo addio a una leggenda assoluta». 

Immancabili le parole espresse dalla moglie nei confronti di Alan-padre, e non Alan-musicista: «E’ stato un marito, padre e nonno devoto e affettuoso. La famiglia è sempre stata il suo obiettivo».

COME SONO NATI GLI STATUS QUO?

Conosciuto in tutto il mondo come il leader della rock band, Alan Lancaster- londinese, classe 1949 – mostrava fin da piccolo la sua forte passione e propensione naturale per la musica, cominciando a suonare la tromba nell’orchestra jazz della scuola. È proprio lì che avvenne il primo incontro con il già citato Francis Rossi, con il quale stringe un forte sodalizio che portò a formare, nel 1962, la band degli Scorpions, diventata nel corso degli anni The Spectres e infine, nel 1968, Status Quo

Nonostante la notorietà e il successo, nel 1984 Alan Lancaster abbandonò il gruppo a causa di divergenze sulla direzione musicale ideata da Francis Rossi. Continuò comunque ad esibirsi accanto a loro per l’apertura del Live Aid del 13 luglio 1985, allo stadio londinese di Wembley

Nel 2012 inaspettatamente, dopo 27 anni di separazione, gli Status Quo si ritrovano nella formazione originale non solo per le riprese del documentario “Hello Quo!”, di Alan G. Parker – noto regista di diversi documentari sui musicisti e sulle loro vite, bensì anche per una tournée organizzata di nove date nel Regno Unito nel 2013 e in tutta Europa nella primavera del 2014.

WHATEVET YOU WANT, IL BRANO PIÙ NOTO DEGLI STATUS QUO

Whatever you want, whatever you live, whatever you say, you pay your money, you take your choice”, così recita l’inizio della canzone più nota degli Status Quo, per esaltare la spensieratezza dovuta al successo e ai soldi.

Leggenda vuole che il brano sia stato pensato durante una notte di follia e ubriachezza dal chitarrista e dal tastierista della band. Il risultato inizialmente non fu molto apprezzato, tanto che i membri dovettero rivisitarne alcuni passi, eliminando accordi e virtuosismi. 

Probabilmente non avrebbero mai immaginato l’enorme successo che da lì a poco dopo la registrazione sarebbe arrivata. Eppure, così è stato e tutt’ora risulta un brano musicale perfettamente equilibrato che suscita ricordi piacevoli ai meno giovani ed emoziona le nuove generazioni, rimanendo al passo con la contemporaneità.