Spotify cosenoncose

Spotify: arriva la funzione che tutti stavano aspettando

Ad oggi le piattaforme di streaming musicali sono innumerevoli, a capo di esse vi è senza alcun dubbio Spotify, seguito da Apple MusicDeezer e Napster.

La nuova funzione di Spotify

Spotify, leader nel mercato di streaming musicale, non paesi passato inosservato con le sue straordinarie innovazioni che permettono a qualsiasi tipologia di utente di vivere un’esperienza memorabile attraverso l’utilizzo del prodotto.

A seguito di un’interessante collaborazione con la maggiore piattaforma di testi per le canzoni, Musixmatch, Spotify già da diversi mesi ha introdotto la funzionalità “Testi” nell’applicazione, consentendo in molti paesi di leggere il testo della canzone in riproduzione.

Dal 18 novembre 2021 il nuovo aggiornamento è finalmente arrivato anche in Italia, sia per gli utenti premium che per quelli free. L’utente può conoscere ed imparare il testo delle canzoni durante l’ascolto, averlo sempre a portata di mano.

L’aggiornamento è fruibile tramite dispositivi IOS, Android, console di gioco e televisioni tra cui:

  • Playstation4
  • Playstation5
  • Xbox One
  • Android TV
  • Samsung
  • LG
  • Sky

Come funziona?

Per accedere alla funzione è necessario entrare nella sezione “Now Playing View” e premere il pulsante “Testi”. Una volta abilitata la funzione, l’utente potrà prendere visione del testo della canzone e scorrerla durante l’ascolto o premere il pulsante del microfono per permettere lo scorrimento autonomo e in tempo reale.

Tramite il pulsante “Condividi”, inoltre, è possibile inoltrare la parte del testo desiderata ad amici o su piattaforme esterne.

È chiaro, dunque, che Spotify sta lentamente e radicalmente modificando il modo di ascoltare la musica.

Altre novità su Spotify

Si discute da tempo ormai su un’altra funzione, sorprendente ed inquietante, per la quale Spotify è stato molto criticato. La compagnia di streaming sta brevettando una tecnologia grazie alla quale, tramite il riconoscimento delle emozioni, sarebbe in grado di raccomandare le canzoni da ascoltare.

Sebbene sembri incredibile un aggiornamento capace di suggerire la canzone giusta al momento giusto, in molti si chiedono quali possano essere i risvolti sulla privacy.

Il sistema di riconoscimento vocale andrebbe infatti a predire lo stato emotivo dell’utente, il genere, l’età e addirittura il suo accento, così da suggerire la canzone più adatta a lui.

Nonostante Spotify, dal 2006, sia riuscito a tenersi alla larga dalle critiche riguardanti la privacy dei clienti, gli attivisti di Access Now parlano non solo di violazione della privacy, ma anche di manipolazione emotiva.

Al di là delle idee di giusto e sbagliato, però, è innegabile la partecipazione delle grandi compagnie digitali all’estrema e rapida evoluzione delle tecnologie, guidate da un’intelligenza artificiale capace probabilmente di fare qualsiasi cosa.