Il 23 aprile scorso, in occasione della giornata mondiale del libro, l’Istat ha diffuso i dati sugli italiani e la lettura.
Solo il 41,4% degli italiani, circa 23,5 milioni, hanno dichiarato di leggere “almeno” un libro all’anno. E’ un dato molto significativo e che dimostra come a leggere sia solo un italiano su tre. Un’emorragia letteraria che di solito viene giustificata con una semplice motivazione: la mancanza di tempo.
La frenesia delle giornate con numerosi impegni e appuntamenti ci portano spesso a preferire una serie tv la sera dopo cena o la musica sui mezzi pubblici.
Ma se leggiamo meno, potrebbe essere una soluzione iniziare ad ascoltare? Negli ultimi anni, infatti, si è registrato un boom di podcast e audiolibri. Solo nel 2021 il mercato degli audiolibri è aumentato del +37%, mentre quello dei podcast del +31%.
Secondo una rilevazione IPSOS, sono i giovani under 35 i maggiori ascoltatori di podcast (52%), seguiti da laureati (22%), studenti (19%) e professioni “elevate” come liberi professionisti, dirigenti e funzionari (10%).
In prevalenza, l’80% degli intervistati, è solito ascoltare podcast a casa, ma è significativo anche il numero di coloro che li ascoltano in macchina (29%), camminando (27%) e sui mezzi di trasporto (21%).
Il 61%, inoltre, dichiara di ascoltare il podcast dall’inizio alla fine e solo il 31% di interromperlo prima che sia concluso.
A rendere ancora più fruibile l’ascolto è anche la possibilità di ascoltare i contenuti anche mentre si fanno altre cose così come testimonia circa l’80% degli intervistati. Solo l’11% in momenti di relax e il 9% in momenti in cui non ha altro da fare.
Sono tante le piattaforme streaming in cui è possibile ascoltare podcast e audiolibri anche in più lingue. Tra queste Storytel che conta più di 400.000 titoli in tre lingue diverse: italiano, inglese e spagnolo.