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Scozia: la Chiesa presbiteriana scozzese dice di sì ai matrimoni tra persone dello stesso sesso

EDIMBURGOL’Assemblea Generale della Chiesa presbiteriana scozzese ha votato a favore – con una maggioranza di 274 favorevoli su 410 voti totali – per cambiare la legge ecclesiastica. Si apre la possibilità di sposarsi in chiesa a persone omosessuali.

La decisione della Chiesa scozzese

Già nel 2013 la Chiesa scozzese aveva fatto un enorme passo in avanti permettendo alle persone appartenenti alla comunità LGBTQ+ di prendere i voti sacerdotali. Lo scorso 23 maggio un ulteriore passo è stato fatto. È da anni che si dibatte su questa questione e si è giunti finalmente ad una decisione: i ministri sacri potranno decidere se celebrare questi matrimoni nelle loro chiese. Questo significa che non saranno obbligati e potranno mantenere la loro facoltà decisionale.

Il reverendo Iain Greenshields, moderatore dell’Assemblea Generale, ha sottolineato:

Da molti anni c’è una discussione e un lungo e approfondito dibattito su questo argomento a tutti i livelli della Chiesa per trovare una soluzione che rispetti la diversità e valorizzi le convinzioni di tutti. La Chiesa si impegna a garantire che i dibattiti su questo tema si svolgano in uno spirito di umiltà. Che il tono e il tenore delle discussioni siano civili e le persone siano rispettose di coloro che hanno opinioni opposte.”

La motivazione che per molti ha portato a questo voto è il fatto che sempre più persone, soprattutto i più giovani, si allontanano dalle istituzioni religiose perché non trovano qualcuno che sia disposto a supportarli e guidarli anche nella loro diversità.

Il rapporto con lo Stato laico

Questo grande passo in avanti da parte della Chiesa riformata scozzese è stato possibile grazie a due fattori. Il primo riguarda la definizione del ruolo della Chiesa e che prevede che questa sia una guida per i fedeli.

Il secondo fattore riguarda il fatto che c’è una sostanziale divisione tra lo Stato e la fede religiosa. Ciò comporta che le decisioni dello Stato non siano influenzate dalla Chiesa e viceversa. Dal 2014 le persone omosessuali possono sposarsi legalmente, ma solo gli sviluppi recenti hanno portato alla celebrazione religiosa. Questo è un perfetto esempio di indipendenza e laicità.

Al contrario della Scozia, ci sono molti altri Paesi che non riescono a distaccarsi dall’influenza della religione. Senza andare troppo lontano, possiamo considerare anche il nostro Paese. Nel 2021 la Chiesa Cattolica ha rifiutato l’idea di benedire le unioni omosessuali e ciò, insieme ad altre scelte anacronistiche, comporta l’allontanamento di molti fedeli e scelte politiche discutibili.

Non è compito nostro giudicare se la Chiesa scozzese abbia raggiunto questa decisione per rimanere popolare ed evitare un’eccessiva secolarizzazione della sua popolazione. Deve rimare ben a mente che molte persone hanno una forte religiosità e trovano supporto, emotivo o materiale che sia, in questo tipo di istituzioni e nei loro valori. Si può dire che da questo momento in poi la comunità LGBTQ+ ha dalla sua parte un nuovo alleato.