Nei pressi di Assuan, in Egitto, è stata scoperta una tomba antica contenente circa 20 mummie quasi tutte in ottimo stato. La missione archeologica che ha portato alla luce la tomba è cominciata alcuni mesi fa. I fautori della missione sono Patrizia Piacentini e Abdel-Moneim Said Mahmoud, Direttore Generale delle Antichità di Assuan e della Nubia.
“È una tomba comune che accoglie più di una famiglia”, ha spiegato la Piacentini, docente di Egittologia all’Università Statale di Milano. A quanto pare si tratta di una tomba greco-romana scavata all’interno della roccia e ha conservato numerosi oggetti importanti. Fra di essi ci sono pannelli di pietra con scritte in caratteri geroglifici, una collana di rame incisa in greco e una serie di statue in legno rappresentanti “Ba”.
Secondo il direttore Said, la tomba sarebbe suddivisa in due parti. La prima è un ingresso fatto di mattoni, fango e roccia arenaria. La seconda parte è un cortile che contiene quattro camere funerarie. Essa si trova in un complesso di necropoli, l’Aga Khan, ed è molto vicina a un’enorme discarica contenente ossa di animali.
Pare che già in antichità sia stata depredata da qualche ladro, come si può notare da alcuni dettagli. Vicino alla parete a est della struttura, è stata rinvenuta la mummia di un uomo con accanto una placchetta in rame. Su di essa vi è inciso il suo nome, Nikostratos, probabilmente portato fuori dalla tomba dai ladri stessi. Altri indizi che fortificano la teoria della presenza dei rapinatori sono dei coltelli lasciati sui corpi delle mummie. Essi sono stati sicuramente utilizzati per incidere l’involucro che le copriva per derubarne oggetti preziosi.
Altra scoperta importante riguarda il corpo di due bambini mummificati. Uno di essi è ricoperto da una preziosa cartapesta decorata, detta cartonnage. L’altro ha una placchetta sul petto, individuata dopo un’attenta radiografia.