Il gup di Roma ha rinviato a giudizio Roberto Saviano e la prima udienza del processo è stata fissata per il giorno 15 novembre 2022. A quanto pare avrebbe diffamato Giorgia Meloni durante una trasmissione televisiva.
L’indagine è stata avviata dopo una querela presentata dalla stessa leader di Fratelli d’Italia. Il procedimento era stato affidato al pm Pietro Pollidori che durante lo scorso luglio ha proceduto alla chiusura delle indagini contestando al noto scrittore, che oggi è stato presente in aula, il reato di diffamazione.
Il programma in questione era Piazzapulita, condotto da Corrado Formigli. Durante la trasmissione Saviano si stava esprimendo contro la Meloni e Matteo Salvini: “Vedendo queste immagini vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame dei taxi del mare, delle crociere, tutte quelle parole spese su questa disperazione. Viene solo da dire bastardi, come avete potuto. Meloni, Salvini: bastardi“.
Sono state queste le pesanti parole che hanno seccato la leader in questione. La sua reazione è stata immediata e ha scritto tramite social: “Sono stufa di assistere a questo disgustoso sciacallaggio da parte di Saviano. Per voi è normale che a questo odiatore seriale sia consentito diffamare (senza contraddittorio) chi non è in studio?“.
Il legale di Fratelli d’Italia, Andrea Delmastro delle Vedove, ha parlato degli avvenimenti accaduti dopo il rinvio a giudizio di Roberto Saviano: “Saviano mi puntava il dito in faccia dicendo ‘non vi mollo, non vi mollo’. Non credo sia un comportamento consono a un’aula di tribunale e in tanti anni da avvocato non mi è mai capitato“. Ha concluso affermando che: “Il gup ha definito esorbitante, rispetto al diritto di critica politica, l’epiteto ‘bastarda’, mentre Saviano in aula ha rivendicato le sue parole“.