Sequestrati 4 milioni di euro a Irene Pivetti e al suo consulente Pier Domenico Peirone. Il blitz è avvenuto stamattina grazie alla Guardia di Finanza a Milano. L’ex presidente della Camera è tra gli indagati per riciclaggio e frode fiscale in un’indagine del pm Tarzia su operazioni commerciali.
In particolare si tratta di compravendita di tre Ferrari Gran Turismo, che servirebbero per ripulire i proventi di un’evasione fiscale. Sono contestati due reati tributari: il riciclaggio e l’autoriciclaggio. Pivetti, scrive il pm nel decreto di sequestro, avrebbe avuto: “concreta possibilità di spostare il denaro sui conti correnti accesi all’estero ed intestati alle società del cosiddetto Gruppo Only Italia, ovvero su conti di altri prestanome o di cosiddette tesorerie fiduciarie” per “moltiplicare gli affari illeciti” che “tale opaco reticolato di società è in grado di realizzare”.
Queste operazioni, continua ancora Tarzia, hanno già permesso all’ex presidente della Camera di: “ottenere, in modo occulto, una significativa somma di denaro, successivamente spostata su differenti conti ed infine reimpiegata nella propria attività economica”.
Le stesse accuse rivolte alla Pivetti sono contestate anche all’ex pilota di rally e gran turismo Leonardo “Leo” Isolani. Oltre a lui anche alla moglie di Isolani, Emanuela Mascoli, e alla figlia Giorgia Giovannelli. L’indagine ipotizza il ruolo di intermediazione del gruppo Only Italia. Esso è presieduto da Pivetti in operazioni delle società di Isolani per nascondere al fisco alcuni beni, tra cui le Ferrari.
In tutto gli indagati sono sette. Pivetti, Isolani, la moglie e la figlia dell’ex pilota, il notaio e due imprenditori. Le tre auto Ferrari, del valore totale di oltre 1 milione di euro, sono sottoposte a sequestro preventivo. A quanto pare fatti risalirebbero al 2016.