Quanto costa produrre le monete?

Siamo tutti abituati a tenerle nel portafoglio per pagare il caffè o i biglietti dell’autobus, ma ci siamo mai chiesti quanto costano le monete alle casse dello Stato? Secondo uno studio della Banca d’Italia del 2014, nel nostro Paese stampare moneta costa allo Stato, ogni anno, circa 8 miliardi di euro – ovvero intorno allo 0.5% del PIL. I costi principali dipendono da svariati fattori, come i materiali utilizzati, le apparecchiature; passando dal personale, fino al trasporto e alle misure di sicurezza necessarie.

Proprio per quanto riguarda le monete, ci sono state numerose polemiche sull’utilizzo dei famosi “ramini” – ovvero le monete da 1, 2 e 5 centesimi. Queste in particolare hanno un costo di produzione superiore rispetto al loro valore monetario: infatti, una moneta da 1 centesimo costa circa 4.5 centesimi; una da 2 ne costa circa 5.20; quella da 5 arriva a 5.70 di costo di produzione. Il Governo, proprio per questo motivo, ha deciso dal 2018 di interrompere la produzione delle monete da 1 e 2 centesimi. Nel luglio 2021 invece, è stata approvata una legge che obbliga i negozi ad arrotondare le somme dei pagamenti in contanti a cinque centesimi. Il fine ultimo di questa decisione è quello di limitare il più possibile la circolazione di tali monete. Oltre che in Italia, le monete da 1 e 2 centesimi non sono più utilizzate in altri quattro Paesi dell’Eurozona, ovvero Finlandia, Olanda, Belgio e Irlanda.

Per le altre monete – quelle che usiamo quotidianamente – i costi sono diversi. Infatti, per coniare monete da 10 centesimi il costo per lo Stato è di  5 centesimi; per i 20 ne servono 7. I pezzi da 1 e 2 euro, invece, per essere coniati costano rispettivamente 18 e 25 centesimi a pezzo.

Il discorso è diverso per quanto riguarda le banconote: queste infatti sono composte in fibra di cotone a cui vengono aggiunti una filigrana, un foglio metallico ed un security thread. Queste tre componenti servono per garantire l’autenticità della banconota. Il costo di produzione è molto basso ed oscilla fra i 6 ed i 18 centesimi per unità, a seconda dal taglio di banconota che si stampa e del prezzo dei vari elementi utilizzati.