Il presidente russo Putin è stato chiaro: nel momento in cui la fornitura di gas non sarà pagata secondo le misure di Mosca, questa sarà interrotta. Ha poi accusato gli Stati Uniti di spingere l’Europa verso il gas Americano, molto più costoso rispetto a quello russo.
Il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che prevede apertura di conti nella banca Gazprombank per tutti gli acquirenti di gas dei paesi considerati ostili alla Russia. Le misure scattano dal primo di aprile e ha minacciato di tagliare qualsiasi fornitura non rispetterà i canoni di pagamenti fissati. Inoltre il presidente russo ha accusato la campagna di propaganda statunitense. Essa infatti starebbe tentando di spingere i paesi europei ad acquistare il gas americano sebbene sia a prezzi più elevati rispetto a quello russo.
Il cancelliere tedesco Scholz ha ribadito la sua posizione totalmente contraria a queste misure. Ha dichiarato che chiunque voglia pagare seguirà quanto scritto nei contratti precedentemente stipulati, che prevedevano il pagamento del gas in euro. Intanto Francia e Germania si preparano all’evenienza di un taglio delle forniture di materie prime dalla Russia. I due paesi hanno dichiarato che collaboreranno strettamente per far fronte a un eventuale impennata dei prezzi del gas e alla possibilità di non ricevere più, già da questa settimana, la risorsa da Mosca.