Karim Benzema è stato condannato nella giornata di oggi dal tribunale di Versailles. La condanna equivale ad un anno di carcere con sospensione della pena e a una multa di 75 mila euro. Il 33enne è stato dichiarato colpevole per aver partecipato nel 2015 al tentativo di ricatto nei confronti del compagno di Nazionale Mathieu Valbuena. Nello specifico con la minaccia di rendere pubblico il video di una relazione sessuale tra lo stesso Valbuena e la sua compagna. Oltre all’attaccante francese del Real Madrid, a partecipare al ricatto avvenuto nel 2015 sarebbero indagate altre quattro persone.
Benzema ha sempre negato le accuse sostenendo di avere voluto, al contrario, aiutare Valbuena a risolvere la situazione. Oggi non era presente in tribunale ma i suoi legali hanno preannunciato che faranno appello contro la sentenza.
IL CASO VALBUENA NEL DETTAGLIO
Il caso comincia nell’estate 2014, quando Mathieu Valbuena, all’epoca al Marsiglia, cambia smartphone. Non avendo voglia di occuparsi personalmente del trasferimento dei dati, e chiede di farlo a Axel Angot, un tuttofare del club. Angot, pieno di debiti, trova un video a sfondo sessuale di Valbuena e pensa di cogliere l’occasione per estorcere 25mila euro al giocatore. Copia dunque il video e contatta Karim Zenati, pregiudicato, amico d’infanzia e protetto di Benzema. Zenati spera che Benzema convinca Valbuena a pagare, ma Valbuena presenta subito denuncia alla polizia, che mette sotto controllo i telefoni.
Il 6 ottobre 2015, nel corso del ritiro prima della partita Francia-Armenia, Benzema parla a Valbuena. Spiega al compagno di squadra che può presentargli un uomo di fiducia in grado di aiutarlo a gestire la situazione. “Attento Math, è gente molto pericolosa”, spiega Benzema a Valbuena. Poi Benzema telefona all’amico di infanzia Zenati dicendo: “Valbuena non ci prende sul serio”, gli dice, mettendosi quindi dalla parte dei ricattatori. Benzema e Zenati ridono di Valbuena, Benzema dice che “lo prenderanno a pomodori”. Per Zenati “se non vuole il nostro aiuto se la vedrà con i piranhas”. Poi l’intera operazione viene scoperta e si arriva al processo e alla condanna. Che a questo punto rischia di compromettere definitivamente l’immagine di Benzema.