Strega-2022

Premio Strega 2022: i 7 finalisti

Mario Desiati è stato il più votato della “settina” – annunciata il 10 giugno al Teatro romano di Benevento – con 244 voti per il suo libro Spatriati (Einaudi).
Al secondo posto Claudio Piersanti con 178 voti per Quel maledetto Vronskij (Rizzoli).

Terzo posto per Marco Amerighi con Randagi (Bollati Boringhieri) che si aggiudica 175 voti.
Il quarto posto viene occupato da Veronica Raimo con 169 voti per Niente di vero (Einaudi).

Il quinto e il sesto posto sono stati raggiunti rispettivamente da Fabio Bacà (Nova, Adelphi) e Alessandra Carati (E poi saremo salvi, Mondadori) a pari merito con 168 voti.

Al settimo posto, rientra in finale Veronica Galletta con Nina sull’argine per la casa editrice Minimum Fax che si aggiudica 103 voti.

Seguendo il regolamento, infatti:

se nella graduatoria dei primi cinque autori non è compreso almeno un libro che viene pubblicato da un editore medio – piccolo, viene recuperato il libro con il punteggio maggiore.

Attendiamo quindi con ansia il 7 luglio nel Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, dove i 400 Amici della Domenica dovranno scegliere il libro che si aggiudicherà il Premio.

Il Premio Strega

Il Premio Strega è un premio letterario che viene assegnato ogni anno all’autore di un libro che viene pubblicato in Italia tra il primo marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso.

Il Premio è stato promosso a Roma nel 1947 dalla scrittrice Maria Bellonci e da Guido Alberto, il proprietario della casa produttrice del Liquore Strega, che infatti dà il nome al Premio e si connette alle storie di stregoneria di Benevento.

Il primo autore che ricevette il Premio nel 1947 fu Ennio Flaiano, con il libro Tempo di uccidere. Paolo Volponi fu il primo a vincere più di una volta il Premio: nel 1965 con La macchina mondiale e nel 1991 con La strada per Roma.
Anche Sandro Veronesi nel 2020 ha raggiunto il secondo premio con Il colibrì, dopo una prima vittoria nel 2006 con Caos calmo.

Diversi libri premiati con il Premio Strega sono diventati molto importanti nella letteratura italiana, come Il nome della rosa di Umberto Eco e il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Il Premio Strega prevede una giuria composta da un gruppo di quattrocento uomini e donne di cultura, tra cui gli ex vincitori, chiamata Amici della domenica per il giorno prescelto per le loro prime riunioni.
Gli Amici della domenica possono proporre alcuni titoli che gradiscono per far si che possano partecipare al Premio.

Al Premio possono partecipare al massimo 12 opere. La selezione di giugno prevede cinque opere finaliste, anche se in otto edizioni si è passati a sei opere, sempre per la necessità del regolamento che prevede che almeno un libro sia pubblicato da un editore medio – piccolo.

Il Premio Strega Europeo

Nel 2014 nasce il Premio Strega Europeo grazie alla collaborazione tra Casa delle Letterature, Fondazione Bellonci, Letterature Festival Internazionale di Roma e Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

Il Premio è previsto ogni anno per diffondere e dare maggiore rilevanza al mondo della narrativa contemporanea.
Il Premio viene assegnato a un autore europeo che ha vinto il premio nazionale nel Paese in cui è stato pubblicato.

Ex equo quest’anno: vincitrice la scrittrice Amèlie Nothomb con “Primo Sangue” (edizioni Voland) e Mikhail Shishkin con “Punto di fuga” (21 Lettere editore).

Il Premio Strega Giovani

Nasce inoltre nel 2014 il Premio Strega Giovani, che viene assegnato da una giuria composta da cinquecento ragazzi provenienti da scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero.

Vincitrice per il 2022 Veronica Raimo con “Niente di vero” (Einaudi).