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Perché per i giovani italiani è così difficile lasciare casa?

I giovani italiani lasciano la casa dei propri genitori in media a 30,2 anni. Molto dopo la media europea (26,2) e parecchio tempo dopo i giovani nel nord Europa, dove si arriva a lasciare casa anche a 17,5 anni (Svezia).

Ma quali sono le cause di queste differenze?

Indipendenza economica: in Italia resta una chimera

Quello che emerge da uno studio condotto su un campione di giovani italiani, è che la barriera principale per lasciare la casa dei genitori è quella economica. Senza un reddito stabile e senza prospettive di lavoro certe, risulta difficile sobbarcarsi le spese per vivere in autonomia.

Questo non avviene, invece, nei paesi del nord Europa. In questi Paesi troviamo una differenza con l’Italia molto ampia tra la media dei redditi pro-capite e politiche di welfare molto vantaggiose.

Infatti, molti dei giovani che vivono ancora con i propri genitori lascerebbero casa diversi anni in anticipo rispetto al previsto, segno che nella maggior parte dei casi non sia una vera e propria scelta di vita quanto un vantaggio economico.

L’Europa divisa in due tra nord e sud

La situazione nel resto d’Europa è nettamente divisa tra nord e sud. Ciò rispecchia perfettamente la differenza nelle politiche giovanili dei paesi coinvolti.

Non a caso, infatti, i primi posti della classifica di Eurostat sono occupati da paesi del sud Europa, dove non ci sono, o sono scarse, politiche incentrate sui giovani e sul loro sviluppo socio-culturale.

Viceversa gli ultimi posti sono occupati dai paesi del nord Europa dove, al contrario, si dà molta importanza allo sviluppo ed al benessere delle nuove generazioni.

Risulta chiaro come investire in politiche giovanili serie incida nello sviluppo umano e culturale dei ragazzi, che hanno una gran voglia di lasciare casa ed affacciarsi alla vita.

Il problema è che non possono farlo per questioni economico-sociali che sono ancora difficili da superare.