In queste ore stanno circolando le parole di Papa Francesco durante un incontro con i Gesuiti del Portogallo e pubblicate su Civiltà Cattolica da Padre Antonio Spadaro. Nel suo discorso si dimostra aperto a fedeli omosessuali e transgender e afferma “quello che a me non piace affatto, è che si guardi al peccato della carne con la lente d’ingrandimento”.
L’incontro avviene a margine della Giornata Mondiale della Gioventù, il Papa è infatti solito incontrare le comunità di Gesuiti delle nazioni che visita. Sul tema legato a transessuali e omosessuali ha ribadito che la chiamata è per tutti. “Gesù su questo – ha affermato – è molto chiaro: tutti. Gli invitati non erano voluti venire alla festa. E allora lui disse di andare ai crocevia a chiamare tutti, tutti, tutti”.
È una frase che richiama quanto detto ai giovani nelle scorse settimane riuniti al Santuario di Fatima per la Giornata Mondiale della Gioventù descrivendo la Chiesa come una realtà che “non ha porte, perché tutti possano entrare. È la casa della Madre, e una madre ha sempre un cuore aperto per tutti i suoi figli, tutti, tutti, tutti, senza esclusioni”.
Racconta anche un aneddoto che riguarda una suora di Charles de Foucauld che ha chiesto al Papa se potesse portare all’udienza generale del mercoledì alcune donne trans. “Le ho risposto, ‘perché no?’. La prima volta che sono venute, piangevano. Io chiedevo loro il perché. Una di queste donne mi ha detto: ‘Non pensavo che il Papa potesse ricevermi’”.
Il Papa ha poi rimarcato la necessità di non essere superficiali e ingenui con le persone, ma applicare “l’atteggiamento pastorale più opportuno per ciascuno”.
Torna poi a parlare della mondanità e della società sessualizzata che però preferisce chiamare mondana. Con questo termine intende “la smania di promuoversi. L’ansia di risaltare, o, come diciamo in Argentina, di ‘arrampicarsi’”.
L’intervistatore fa poi una domanda sui vescovi americani e sul loro criticare il modo di condurre la Chiesa. “Negli Stati Uniti la situazione non è facile: c’è un’attitudine reazionaria molto forte, organizzata”. Richiama alla necessità di ragionare su una giusta evoluzione nella comprensione delle questioni che riguardano fede e morale: “Andiamo al concreto. Oggi è peccato detenere bombe atomiche; la pena di morte è peccato, non si può praticare, e prima non era così”.
Conclude guardando con grande gioia al Sinodo che inizierà a fine settembre e con grande preoccupazione alle guerre, in particolare a quelle del nostro tempo.