Padel mania sport amato dagli italiani

Padel-mania: intervista a Saverio Palmieri per conoscere lo sport del momento

Lo sport che ha spopolato in Italia negli ultimi anni

Eravamo alle prese con la fine della prima fase della pandemia e molti sport non erano ancora consentiti a causa delle restrizioni sul contatto fisico, ma spesso si sentiva parlare di un “nuovo” sport che stava spopolando tra i VIP e soprattutto tra gli ex calciatori: il PADEL.

Origini e cenni storici

Questo sport in realtà non è nuovo, anzi il primo campo risale al 1969 quando, ad Acapulco, il messicano Corcuera, non avendo dello spazio disponibile per creare un campo da Paddle tennis, a causa di alcuni muri, decise di fare diventare i muri parte del campo di gioco, creare un regolamento e chiamare il nuovo gioco padel.

Diffusione nel mondo

Oggi è uno degli sport più praticati in America Latina, soprattutto in Argentina, ed anche in Spagna, ma si sta diffondendo molto anche in altri paesi europei come Portogallo, Svezia e la nostra Italia.

Nel periodo post pandemia il padel ha avuto una crescita esponenziale, sia dal punto di vista di persone che lo praticano, sia dal punto di vista dei circoli e dei campi da gioco. Negli ultimi anni il numero dei campi è cresciuto di circa 3.5 volte, passando da circa 1500 nel luglio 2020 a più di 5000 campi sparsi in tutte le regioni della penisola.

Lo sport dei VIP e degli ex calciatori

Molti lo definiscono lo sport dei Vip visto l’elevato numero di persone dello spettacolo ed ex-calciatori che ci fanno vedere nelle loro storie -Instagram che lo praticano, con alcuni che addirittura ne hanno fatto un vero e proprio business aprendo dei circoli come l’ex Milan Demetrio Albertini a Milano, i campioni del mondo 2006 Marco Materazzi e Andrea Barzagli a Perugia o Zlatan Ibrahimović che dopo aver aperto 5 circoli in Svezia sta aprendo a Segrate il suo Padel Zenter che conterà ben 11 campi.

Chi può giocare e i benefici che offre

Un punto a favore dello sviluppo di questo sport è il fatto che è uno sport adatto a grandi e piccoli con tanti benefici fisici che riguardano il coordinamento, l’agilità e la reattività.

Questo sport:

  • evita l’atrofia muscolare o i disturbi del corpo ottimizzandone l’elasticità;
  • aumenta l’autostima e il giocatore acquisisce autodisciplina;
  • migliora anche il sistema cardiocircolatorio e cardiovascolare, riducendo il rischio di attacchi cardiaci o insufficienza cardiaca
  • Aumenta la forza, il tono muscolare e consente di bruciare fino a 400 calorie a partita.

Abbiamo fatto delle domande ad uno dei volti del Padel, Saverio Palmieri, giocatore e commentatore per SKY degli eventi del WPT (World Padel Tour) e del PremierPadel.

 Da quanto giochi a padel e come è iniziato l’amore per questo sport?

 L’amore per questo sport è nato in maniera casuale, frequentavo il circolo Due ponti sporting club a Roma e di fronte nel 2013 hanno messo tre campi da Padel. Era un gioco sconosciuto, ma di cui sapevo l’esistenza perché avevo amici del tennis che giocavano, anche se erano pochi. Ho avuto così la fortuna di provare questo gioco praticamente sotto casa e mi sono subito appassionato.

Da quel momento assieme al mio compagno di squadra andavamo tutti i week end a Bologna a giocare con quelli più bravi, crescere, allenarci con i giocatori che c’erano a Roma che in quel momento erano pochi e da li è nato questo amore che si è sempre più rafforzato visto che da li ad un anno sono stato chiamato in nazionale per i mondiali del 2014 che si sono svolti a Palma di Maiorca, quindi è diventato quasi subito una cosa seria.

Pensi che il padel possa diventare uno tra gli sport principali in Italia come già lo è in Spagna e Argentina?

 Credo, anzi sono sicuro che diventerà uno tra gli sport principali, come già lo è a livello di giocatori e di frequentazione dei vari club, però la FIT ( Federazione Italiana Tennis) sta facendo un ottimo lavoro per provare a far crescere giocatori giovani e farli diventare dei professionisti, ovviamente per fare ciò ci vorrà tempo, ma sono sicuro che i selezionatori Juniores Martin Pereira e Sara Celata hanno già messo le giuste basi per un grande progetto.

Tu oltre ad essere un giocatore di padel e ad aver rappresentato l’Italia in competizioni Internazionali sei anche un allenatore. C’è ancora tanto divario tra i giocatori Italiani e quelli di Spagna e Argentina? Oltre alle ragazze che già vediamo con frequenza nel quadro del World Padel Tour, c’è qualche nome che pensi possa raggiungere buone posizioni nel ranking?

 Per il momento il divario è ancora tanto, anche a causa del fatto che in Spagna ci sono il triplo dei  giocatori che ci sono in Italia, ed il quadruplo dei giovani che ci sono i Italia, quindi è normale che il divario sia cosi ampio, ma sono sicuro che ci avvicineremo.

Tra i giovani che si sono già fatti notare vedo bene Marco Cassetta, Simone Iacovino e Giulio Graziotti, ma ci sono anche molti under 16 interessanti che possono crescere e magari dare qualche soddisfazione per loro e per il movimento Italiano in generale.

Ringraziamo Saverio Palmieri per il tempo che ci ha dedicato e non ci resta che aspettare e tifare per i nostri ragazzi anche in questo nuovo Sport.