Nudi artistici censurati dai social: i musei si spostano su OnlyFans

I social network sono dotati di algoritmi in grado di segnalare la presenza di contenuti offensivi, che in breve tempo vengo eliminati in maniera permanente dalla piattaforma sulla quale sono stati pubblicati e condivisi. Si possono classificare come contenuti che urtano la sensibilità pubblica le note fake news, le immagini e i filmati che presentano armi, scene di violenza oppure nudi o scene sessualmente esplicite.

Nudi artistici censurati

Recentemente alcuni istituti culturali hanno riscontrato problemi durante la pubblicazione delle loro opere darte sugli account social, che rendono sempre più complicata la promozione online delle gallerie e dei musei che ospitano quadri con soggetti svestiti.

A luglio il profilo Tiktok del museo dell’Albertina di Vienna era stato sospeso e poi bloccato per aver diffuso un lavoro del fotografo giapponese Nobuyoshi Araki, raffigurante un seno femminile.

Similmente, nel 2019, Instagram aveva stabilito che un dipinto di Peter Paul Rubens violasse gli standard della community, mentre nel 2018 Facebook aveva rimosso una fotografia, poiché considerata pornografica, postata dal Museo di Storia Naturale, della Venere di Willendorf, statuetta risalente a 25.000 anni fa che raffigura una prosperosa donna nuda, dotata di due seni imponenti.

In questi giorni sta facendo il giro del mondo la notizia della vendita all’asta del dipinto “Nudo sdraiato” di Amedeo Modigliani, per ben 170 milioni di dollari: nel dare lo straordinario annuncio alcuni quotidiani e tv americane, hanno censurato il quadro, coprendo il corpo della bellissima modella con dei riquadri neri.

Nudo sdraiato. Opera di Amedeo Modigliani. Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

La soluzione adottata dai musei: OnlyFans

Per protestare contro la continua censura da parte delle piattaforme social e contro “questa nuova ondata di pudore sproporzionato” l’ente del turismo di Vienna ha da poco aperto un account su OnlyFans, una piattaforma di intrattenimento che funziona solo su abbonamento, la cui maggioranza dei contenuti è dedicata all’intrattenimento per adulti.

L’obiettivo dell’ente è proprio quello di poter pubblicare liberamente e senza proibizioni tutte quelle “scandalose” opere d’arte che su Instagram, Facebook e Twitter durerebbero per meno di ventiquattro ore.  Non solo il viennese Schiele, ma anche lo stesso Modigliani, Moder e persino la Venere di Willendorf sono adesso reperibili senza veli per pochi euro al mese dai visitatori maggiorenni dell’applicazione più gettonata del momento.

L’obiettivo della campagna

Per incentivare le visite al profilo è stata data agli iscritti la possibilità di vincere dei biglietti di ingresso per i musei fisici situati a Vienna, così da vedere i quadri incriminati dal vivo.

L’obiettivo della campagna non è soltanto quello di denunciare i rigidi standard di controllo dei contenuti sui social network, ma anche di creare consapevolezza su come la censura influenzi il modo in cui lavorano gli artisti e i problemi legati alla promozione dell’arte.