Emilia Romagna crisi climatica

“Non chiamiamolo maltempo, ma crisi climatica”

Sono bastate 36 ore per mettere in ginocchio la Romagna. Sono state evacuate circa 23.000 persone e si contano 14 vittime. L’elenco dei danni si estende a 5.000 interventi solo da parte dei vigili del fuoco sin dall’inizio dell’emergenza, con 622 strade chiuse o parzialmente bloccate e 1.000 frane, di cui 305 coinvolgono 54 comuni.

Legambiente Emilia-Romagna: "Alluvione 1-3 maggio non è maltempo, ma crisi climatica" - Chiamamicitta

Ancora oggi, numerosi paesi sono invasi dall’acqua e dal fango.  Questi sono i risultati emersi dall’analisi condotta dalla Coldiretti sui dati dell’European Severe Weather Database (ESWD): innalzamento dei fiumi e un’alluvione di portata storica, con danni incalcolabili e vittime nelle città.

C’è una forte inquietudine riguardo ai danni ambientali provocati dalle frane, dove si stima che tra 10 e 15 milioni di alberi dovranno essere rimossi poiché irrimediabilmente danneggiati.

In poco più di un giorno ha piovuto più di quanto dovrebbe piovere per l’intero mese di maggio.

Ma questa non è pioggia: queste sono bombe d’acqua, segno di un suolo troppo secco e arido, impreparato ad accogliere un accumulo di pioggia repentino e violento. E così, non c’è dubbio, in questi giorni stiamo assistendo agli effetti di un clima in grave difficoltà.

La situazione è stata così devastante che una calamità simile, a maggio, non si verificava nel nostro territorio da quasi cento anni.

Alluvione in Emilia-Romagna, la conta dei danni: a quanto ammontano

Mi chiedo quante altre persone dovranno essere costrette a evacuare le proprie abitazioni prima che la classe politica riconosca la crisi climatica come un’emergenza reale e agisca di conseguenza per affrontarla.
Se da un lato la situazione sembra tragica, dall’altro noto quanto le nuove generazioni si stiano preoccupando (e occupando) seriamente di questi temi.

 

Il Tour della Sostenibilità nasce per avere risposte concrete


Nei mesi scorsi, infatti, insieme al team di CNC Media abbiamo dato vita al Tour della Sostenibilità, proprio per coinvolgere media, istituzioni, aziende e cittadini sui temi dell‘agenda ONU 2030.

 

 

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Durante gli incontri su Milano, Bologna, Roma e Napoli, abbiamo parlato con più di 2000 persone e sono rimasto davvero colpito dalla consapevolezza e dalla voglia di cambiare realmente la situazione. Ne ha parlato in questo articolo Giorgia Galdini.

Il cambiamento può avvenire se continuiamo a sensibilizzare su questi temi e la differenza la possiamo fare in qualità di consumatori, decidendo cosa comprare, e in qualità di cittadini, scegliendo chi votare.

Non è solo teoria, ma è una regola del mercato.