Alle 12 di oggi è morto Massimo Bochicchio in un incidente stradale a Roma, sulla via Salaria. Secondo le ricostruzioni pare che l’uomo abbia perso il controllo della moto Bmw che stava guidando. Dopo essere finito fuori strada il mezzo ha preso fuoco, ma pare che il conducente sia morto sul colpo.
Bochicchio era agli arresti domiciliari ed era stato arrestato dalla Guardia di Finanza inviata dal gip di Roma. La Gdf aveva apportato un’ordinanza cautelare ai domiciliari oltre a un decreto di sequestro di 70 milioni di euro. Domani era atteso in tribunale perché, secondo le accuse della procura di Roma, accusato di truffe milionarie nei confronti di vari vip. Tra essi vi sono il calciatore El Shaarawy, l’ex allenatore della nazionale Italiana Marcello Lippi, l’allenatore Antonio Conte e l’ambasciatore Raffaele Trombetta.
Il broker operava tramite due società inglesi che riconducevano a lui stesso e che non avevano la necessità di ottenere autorizzazioni per operare. Tramite le società riusciva a prestare in modo abusivo vari servizi d’investimento e gestioni per il risparmio.
Durante l’inchiesta erano emerse alcune conversazioni riguardanti Bochicchio. Ad esempio il fratello di Antonio Conte, Daniele, parlava così con il presidente del Coni Malagò: “Questi soldi dove li ha messi? Lui si può fare 20 anni di carcere? Perché ci sono i falsi, ho tutti i documenti”. In risposta, Malagò aveva detto: “Io lo conosco da 40 anni, mi sta molto simpatico ma non ho investito un euro con lui”.
Negli atti dell’inchiesta un certo “Massimo”, al telefono con il presidente del Coni, ha spiegato che Bochicchio: “Ci ha provato con tutti i soggetti che avevano soldi fuori. Una c’aveva un milione non scudato, quei 100mila euro lasciati fuori – dice – li do a Bochicchio, me li investe e ci guadagno un sacco di rendita, fino al 10%. Neanche i Casamonica te li danno il 10% che ti spaccano le gambe sotto casa”.