Marracash contro Fedez: “sposa la causa solo quando gli conviene”

‘’Dio mi salvi dalle commedie, dai cosplayer, da chi sposa la causa solo quando gli conviene’’, così recita uno dei versi più discussi dell’ultimo album di Marracash, uscito a sorpresa il 19 novembre. La ‘frecciatina’ di Marracash a Fedez – neanche troppo velata, considerati i trascorsi – è stata subito oggetto di analisi nelle interviste successive all’uscita del disco.

L’analisi del brano

In generale, il pezzo si scaglia contro l’ipocrisia di alcuni interpreti delle battaglie sociali, che spaziano dal femminismo arrivando a quelle per l’identità di genere, i quali – a detta di Marracash – gettano fango sui progressi di coloro che realmente hanno dato anima e corpo per i loro ideali.

In una dichiarazione per il Corriere della sera, il rapper ha affermato che alcuni degli argomenti trattati nella canzone potessero essere portati avanti con credibilità da chi ha vissuto in prima persona o indirettamente, attraverso conoscenze personali, tali situazioni.

La risposta di Fedez

La risposta di Fedez non si è fatta attendere: si è detto stupito dell’uscita da parte del collega, evidenziando quanto il ragionamento di quest’ultimo fosse forzato e che la conoscenza personale di elementi facenti parte le battaglie sociali in questione non sia condizione necessaria per poterla sposare.

Successivamente l’autore di ‘’Noi, Loro, gli Altri’’ ha avuto l’occasione di spiegare al meglio le sue dichiarazioni, escludendo che alcune battaglie siano esclusive di alcuni, evidenziando allo stesso tempo, però, che molti influencer ne approfittano per mero ritorno d’immagine.

Aldilà delle preferenze musicali, i maggiori detrattori dell’ex giudice di X Factor hanno sempre fatto questo genere di accuse, partendo dalle posizioni sul DDL Zan, fino alle accuse agli assessori di Lega e Fratelli d’Italia.

Il problema degli influencer

Cosa può fare un fenomeno mediatico come Fedez, seguito da decine di milioni di utenti, affinchè ogni sua mossa non venga vista come puro marketing? La risposta è: nulla.

In maniera quasi consequenziale, ogni azione svolta a questi livelli di notorietà avrà sempre un ritorno di qualsivoglia genere ma, come direbbe Oscar Wilde, il fine di esse viene interpretato attraverso la malizia più o meno presente nelle idee del pubblico.

Questione di credibilità

La credibilità è fondamentale per far sì che l’immagine non superi il concetto, che ‘je suis Charlie’’ non diventi solo un hashtag e che il 25 novembre non si riduca ad una storia su Instagram, quando un conduttore televisivo non riesce a prendere, in diretta, le parti di un’inviata molestata da un tifoso al termine di Empoli-Fiorentina, additando invece l’accaduto come ‘esperienza’.

Questa credibilità si acquisisce con i fatti e con la convinzione di chi veramente ha una passione disinteressata, perché laddove questo assioma non venga rispettato ci ritroveremmo nella società descritta da Marracash, in cui se non c’è cultura non vi è nemmeno appropriazione culturale.