Regione Lombardia, piano per reclutare infermieri dall’estero

Reclutare infermieri dall’estero – in Paesi dell’area del Mediterraneo, del Sud America o dell’America centrale – è questo il piano della Regione Lombardia per fronteggiare la carenza di infermieri. Questo è quanto annunciato dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso a margine della seduta di Consiglio regionale.

I contenuti del piano infermieri della Regione Lombardia

Il piano prevede la stesura di accordi internazionali che la Regione Lombardia dovrà sottoscrivere con Paesi terzi. L’accordo di collaborazione prevede la formazione tecnica, l’insegnamento della lingua italiana e, infine, il trasferimento in Italia e l’assunzione negli ospedali pubblici gestiti dalla Regione. I nuovi infermieri saranno inseriti, prioritariamente all’interno delle strutture pubbliche, e, successivamente, anche in quelle private. Il totale del fabbisogno è stimato in qualche migliaio di persone.

Le motivazioni del ricorso all’assunzione di infermieri dall’estero

Bertolaso ha tenuto a precisare che sia la professione di medico che, soprattutto, quella di infermiere, non sono più attrattive come un tempo.  A suo avviso, le ragioni sono tante e non solo di carattere economico. Per questo motivo la Regione intende cominciare a guardare al fi fuori dei confini nazionali, previlegiando alcuni bacini di utenza, in particolare quello dell’America latina, anche per questioni linguistiche. Bertolaso ha aggiunto che i concorsi vanno deserti e la soluzione non può essere solo quella dell’aumento dello stipendio. Infine, l’Assessore al Welfare ha precisato che sono oltre mille gli infermieri stranieri già reclutati e inseriti nei presidi degli ospedali lombardi.

Sindacati e Ordine professionale criticano il piano

La risposta di sindacati e dell’ordine professionale non si è fatta attendere.

La Uil del settore ha precisato che una delle cause per le quali non si trovano infermieri è anche economica, contrariamente a quanto sostiene Bertolaso. Infatti, il rinnovo del CCNL del settore è al palo e nella legge di bilancio 2024 non ci sono le risorse adeguate per il settore sanitario.

In una nota, Il Coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche della regione Lombardia “prende atto, con stupore, delle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’Assessore al Welfare di Regione Lombardia”. Inoltre, “chiede quanto sia etico fare una campagna di reclutamento di questo tipo, in Paesi in cui il Sistema Sanitario versa in condizioni critiche”. Infine, rinnova la richiesta di istituire un tavolo di lavoro permanente tra Regione Lombardia e gli Ordini Professional per la soluzione del problema della carenza di personale.