Una maestra di Bari adescava minori sui social network al fine di compiere con gli stessi atti sessuali durante i quali avrebbe prodotto materiale pedopornografico.
Davvero riprovevole il quadro dipinto dalla cronaca di Bari: una donna di 45 anni, insegnante in una scuola elementare, dietro al nickname di “Zia Martina” adescava minorenni sui social al fine di approfittarne sessualmente. I rapporti, secondo quanto reso noto dalle indagini, venivano consumati in un bed&breakfast del capoluogo pugliese. Qui la maestra avrebbe anche prodotto del materiale pedopornografico durante l’incontro con un minore. Inoltre l’insegnante avrebbe compiuto atti sessuali anche nel corso di video-chat con diversi utenti, tra i quali anche un minore di 14 anni.
Il Gip del Tribunale di Bari ha messo la donna ai domiciliari con l’accusa di corruzione di minori e pornografia minorile. Il caso era emerso dopo le denuncie di alcuni genitori che avevano notato comportamenti strani dei figli in merito a determinate dirette social. Le indagini, tramite l’analisi di filmati e dichiarazioni di molti genitori, hanno portato alla luce gli adescamenti di “Zia Martina” sulle piattaforme digitali. Al momento le forze dell’ordine stanno indagando ancora per verificare la possibile esistenza di altre vittime oltre a quelle già identificate.