Dopo le prime venti partite di stagione, la situazione in NBA è abbastanza diversa da come ci si poteva aspettare; i Golden State, campioni in carica, hanno avuto non poche difficoltà, proprio come i Nets mentre altre squadre, come Pelicans, Pacers e Kings, hanno ampiamente superato le aspettative, la rinascita di Anthony Davis prova a interrompere la crisi.
L’ascesa di Pelicans e Pacers
Due delle squadre più interessanti del primo quarto di campionato sono state senza ombra di dubbio i Pelicans e i Pacers, rispettivamente terza a ovest e quarta a est (entrambe con 12 vittorie e 8 sconfitte).
I Pelicans dopo un’ottima stagione che li ha visti approdare ai playoff guidati da Ingram e McCallum hanno finalmente ritrovato, dopo un anno, un ottimo Zion Williamson (22.5 punti, 6 rimbalzi e 4 assist di media) che, insieme alle due già citate stelle e al supporting cast giovane ma talentuoso, sta portando ai Pelicans numerose vittorie.
La squadra di New Orleans è quinta per punti segnati e sesta per defensive rating, la presenza di ottimi difensori, primo su tutti Herbert Jones, è stato un fattore determinante nelle vittorie ottenute. Se dovessero continuare così l’accesso diretto ai playoff, a inizio stagione poco più che un sogno, sarà ampiamente alla loro portata.
Dai Pacers ci si aspettava una stagione simile a quella dello scorso anno (tredicesimi a est) per poter puntare a una scelta alta sognando Wembanyama e invece è arrivato un inizio fantastico.
Gran parte del merito delle ottime prestazioni della franchigia di Indianapolis va dato a Tyrese Haliburton, playmaker che già aveva fatto vedere ottime cose in maglia Kings ma che quest’anno è definitamente esploso: 19.9 punti, 4.7 rimbalzi e 1.8 palloni recuperati di media ma In particolare 11.3 assist forniti a partita.
Tyrese, ad appena la terza stagione in NBA, sta guidando la lega nella categoria assist, ma ciò che impressiona di più è che lo fa perdendo pochissimi palloni, con la partita vinta contro i Lakers è diventato il primo giocatore della storia a mettere a referto tre gare consecutive con almeno 10 assist e 0 palloni persi.
Il punto di forza dei Pacers è proprio il gioco di squadra, pochi isolamenti e tanto giro palla, che spesso si traduce in canestri, e proprio per questo sono attualmente terzi per canestri prodotti da assist (28 a sera).
Infine, è necessaria una parentesi per Bennedict Mathurin, momentaneamente uno dei due favoriti al premio di rookie dell’anno e in corsa per il premio di miglior sesto uomo. In pochi hanno avuto alla prima stagione un impatto come il suo: 19 punti, 4 rimbalzi e quasi 2 assist di media partendo dalla panchina.
Il “ritorno” di Anthony Davis
I Lakers avevano iniziato la stagione in maniera disastrosa e serviva un repentino cambio di marcia per poter pensare di competere con le prime in classifica; l’infortunio di Lebron aveva ulteriormente complicato la situazione ma ci ha pensato Anthony Davis a far cambiare passo alla sua squadra.
Un “AD” come quello delle ultime partite non si vedeva da tempo, troppo spesso limitato da infortuni, ha fatto vedere ciò per cui la squadra di Los Angeles aveva sacrificato gran parte delle sue scelte e giovani.
Rispetto a ottobre, nel mese di Novembre i suoi rimbalzi medi sono aumentati da 10 a 14, le sue rubate da 1.2 a 2.4, i suoi assist da 2 a 3,i suoi blocchi da 2 di media a 2.4 e i suoi punti da 23 a 27; un giocatore ritrovato.
Nelle ultime sei partite i Lakers, grazie anche al ritorno di Lebron hanno ottenuto quattro vittorie e adesso, con Lebron, Westbrook da Sesto uomo ed un Anthony Davis ritrovato, la speranza playoff è ritornata.
Gli infortunati
Una delle note negative di questo primo quarto di stagione Nba sono i tanti infortuni che hanno portato perdite importanti a numerose squadre: i più penalizzati sono i 76ers che sono privi di James Harden ormai da un mese e che lo ritroveranno solo nella seconda settimana di dicembre, ma sentono anche la mancanza del loro terzo violino Maxey, anche lui fermo almeno fino alla seconda settimana di dicembre.
Portland a causa degli infortuni di Lillard non è riuscita a trovare grande continuità proprio come i Grizzlies che hanno perso Desmond Bane per almeno due settimane.
Detroit si troverà per quasi un mese senza la sua punta di diamante Cunningham.
In questa settimana dovrebbero rientrare LaMelo Ball essenziale per gli Hornets in completa crisi senza di lui e dovrebbe rientrare anche Siakam che, dopo uno strepitoso inizio con i suoi raptors, è rimasto fermo ai box per un mese a causa di una distorsione alla caviglia.