La Nasa ha raggiunto un nuovo traguardo: toccare il sole grazie alla sonda Parker Solar Probe. Quest’ultima è giunta sino alla parte più esterna dell’atmosfera del Sole e ha analizzato particelle e campi magnetici. I risultati sono leggibili sulla rivista Physical Review Letters. La notizia è giunta da una conferenza stampa in occasione del meeting dell’American Geophysical Union a New Orleans.
La sonda ha penetrato il confine dell’atmosfera solare, chiamato in alternativa superficie di Alfvén. Esso separa due zone: all’interno le particelle bloccate dai campi gravitazionali e magnetici. All’esterno le particelle che riescono a sfuggire dall’attrazione del Sole e disperdersi nello spazio come vento solare.
Thomas Zurbuchen, amministratore associato del direttorato della Nasa per le missioni scientifiche, parla della missione come “un momento grandioso per la scienza solare”. Spiega anche che: “Questa pietra miliare non solo ci fornirà una visione più approfondita dell’evoluzione del Sole e del suo impatto sul Sistema solare, ma tutto ciò che impariamo sulla nostra stella ci insegnerà molto anche delle stelle del resto dell’universo“.
Nour Raouafi, project scientist presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory, si esprime così riguardo la missione avvenuta: “Vediamo le prove dell’essere nella corona nei dati del campo magnetico, nei dati del vento solare e visivamente nelle immagini. Possiamo vedere per davvero la sonda che vola attraverso le strutture della corona che possono essere osservate durante l’eclissi totale di Sole“.
La Parker Solar Probe continuerà a orbitare attorno al sole per altri 24 giri completi penetrandovi sempre di più. Dovrebbe infatti arrivare a meno di 6 milioni di chilometri dalla superficie del sole.