Jurassic Park - dominion

Jurassic World – Dominion: il fenomeno Jurassic Park torna al cinema

Si avvicina sempre di più l’uscita dell’atteso Jurassic World – Dominion, l’ultimo dei film ispirati al romanzo “Jurassic Park”, di Michael Crichton e prodotti da Steven Spielberg.

Questo film coinvolgerà quasi tutti i personaggi del cast storico e nuovo, assicurando così la curiosità degli spettatori. Nel cast saranno presenti quindi Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Laura Dern, Jeff Goldblum, Sam Neill, Omar Sy e B.D. Wong. 

Le vicende di Jurassic World – Dominion sono ambientate un anno dopo il precedente capitolo e renderanno visibili le conseguenze della “convivenza” tra uomo e dinosauri. Per il resto, non si conosce molto del film, se non che uscirà in America a giugno del 2022.

Come è nata l’idea di portare al cinema Jurassic Park:

Spielberg, dopo aver discusso la sua idea con Crichton, comprò i diritti del libro, ancora prima che questo venisse pubblicato, e assunse lo stesso Crichton per creare un adattamento cinematografico della storia. Le riprese del film durarono dal 24 agosto al 30 novembre 1992. Jurassic Park nel 1993 incassò ben 920 milioni di dollari. Mentre nel 1994 vinse tre premi oscar come: Miglior montaggio sonoro, Miglior sonoro e Migliori effetti speciali.

Gli effetti speciali per Jurassic Park al cinema

Quando il film è uscito era il 1993 e non si avevano ancora tutte le innovazioni tecnologiche di cui si dispone oggi, eppure i dinosauri messi in scena in Jurassic Park erano già molto realistici. Questo è stato possibile grazie agli effetti speciali dell’Industrial Light and Magic e alla collaborazione di artisti come Dennis MurenStan WinstonPhil Tippett e Michael Lantieri.

I dinosauri all’interno del film sono in CGI – computer generated imagery – nelle inquadrature larghe e animatronic nelle inquadrature strette, ovvero una tecnologia che utilizza componenti elettronici e robotici per dare autonomia di movimento ai soggetti. L’animatronic più iconico è ovviamente il T-rex, realizzato con un sistema idraulico e con un meccanismo per comandarlo: una miniatura del T-rex, che veniva mossa dagli animatori e che trasmetteva i movimenti al dinosauro di scena. 

Per quanto riguarda la CGI, all’epoca era ancora un campo abbastanza inesplorato e infatti all’inizio si pensava di girare in stop motion, come in Star Wars. Fino a quando uno dei collaboratori propose al regista di farlo in CGI. La riuscita della CGI di Jurassic Park diede il via ad un utilizzo più alto della stessa.

Il sound designer trovò una serie di modi innovativi per arrivare ai versi dei dinosauri. Il ruggito del T-rex è dato dall’incrocio del verso che fa un coccodrillo, il barrito di un elefante e il ruggito di un leone. Invece, il verso del Velociraptor è dato dall’incrocio del verso di un delfino e un tricheco.

Clonazione dei dinosauri in Jurassic Park

L’idea alla base del film è quella di poter clonare dei dinosauri grazie al loro sangue, contenuto all’interno del corpo delle zanzare, racchiuse a loro volta all’interno dell’ambra. La problematica principale è quella di riuscire a trovare un filamento di DNA di dinosauro intero o senza troppe interruzioni. Al momento non si è riusciti a trovare alcuna molecola integra di DNA di dinosauro perché con il passare del tempo tende a deteriorarsi.

Tuttavia, non è da scartare l’ipotesi, come si verifica appunto anche nel film, di dinosauri ibridi. Ciò vorrebbe dire continuare le interruzioni di DNA presenti con il DNA di un’altra specie, preferibilmente di uccelli, considerati i successori dei dinosauri.

Queste sono solo teorie perché finora è stato possibile ricostruire solo DNA di mammut e altre creature, vissute fino a circa un milione di anni fa. Il DNA di dinosauro però, risale a 65 milioni di anni fa e la sua riproduzione è quasi impossibile.