Italvolley campione del mondo in polonia

Italvolley Mondiali 2022: una svolta senza precedenti

L’Italvolley scrive la storia al mondiale in Polonia. Si erano preparati a sognare, hanno tradotto la volontà in risultato, dopo 24 anni gli azzurri del volley hanno compiuto un’impresa che sembrava impossibile.

A Katowice il tifo di casa compatto, formato da più di 13 mila persone, non basta a fermare la determinazione dei ragazzi di De Giorgi, che dopo la vittoria degli europei dello scorso anno, scalano la vetta del mondo, per una gioia infinitamente più grande. 24 anni l’età media, con 12 esordienti; tutto questo rappresenta un inizio senza precedenti.

Riassunto della partita:

Si è trattato di un match ad alto livello peno di colpi di scena da parte di entrambe le formazioni, con il risultato finale che rappresenta un coronamento di un progetto guidato dal coach Ferdinando De Giorgi.

Primo set: italvolley subito sotto

Si parte bene, riuscendo anche a superare i polacchi per una serie importante di punti, grazie alla grande personalità degli azzurri. Nonostante il totale appoggio dell’arena di Katowice per la nazionale polacca, sono riusciti a mantenere il ritmo per gran parte del set.  Sono bastate però poche incertezze, soprattutto nel gioco 1 contro 1 per far salire tutta l’esperienza polacca, sferrando una difesa impenetrabile unita ad un contrattacco infallibile, conquistando un 25-22.

Secondo set:

Prosegue la scia di supremazia polacca, accompagnata da un pubblico che fungeva da ottavo giocatore in campo. A interrompere la scia della nazionale avversaria è l’azzurro Daniele Lavia, che grazie a due punti consecutivi porta la sua squadra al pareggio con i padroni di casa. Partendo da Michieletto arrivando a Balaso, tutta la squadra di Fefè de Giorgi riprende il ritmo perso nella seconda metà del primo parziale.

Lo scatto finale verso la conquista del secondo set parte dal capitano Simone Giannelli, che con un ace fondamentale per la svolta della partita, porta i suoi compagni sottobraccio verso la fine del parziale. Set stupefacente chiuso da un “monster block” del centrale Simone Anzani. 21-25

Terzo set: l’Italvolley domina

Ci pensa Yuri Romanò ad entrare come si deve nel terzo set. Questo è il set di Alessandro Michieletto, che grazie alle semplici parole di Fefè De Giorgi, è riuscito a estrapolare dal suo bagaglio tecnico tutti colpi mancati nei due parziali precedenti: parallele corte, lunghe, diagonali e pallonetti. Balaso continua imperterrito lungo la sua striscia positiva di difese alquanto impressionanti. Durante questo parziale i ruoli diventano un qualcosa di più fluido, con Giannelli come minaccia in attacco e Roberto Russo, subentrato al posto di Galassi al centro, che si fa trovare pronto con i suoi “moster block”.

Quarto set:

Nell’ultimo parziale è ormai evidente a supremazia italiana, grazie al progressivo miglioramento del servizio, del muro e in contrattacco. I ragazzi impertinenti del campione del mondo di Tokyo 1998 hanno chiuso in una gabbia i campioni del mondo in carica; perfino il pubblico riconosce la grandissima crescita azzurra e saluta con rispetto i nuovi campioni dei mondiali 2022.

Un movimento in crescita:

Con il titolo mondiale appena conquistato il 2022 si conferma un anno indimenticabile per la pallavolo italiana: 10 ori e un bronzo. Non è assolutamente un caso che tutti questi successi all’interno della pallavolo italiana siano capitati tutti assieme.

Sin dal raggiungimento della medaglia d’argento alle olimpiadi di Rio 2016, la nazionale maschile non ha mai smesso di crescere, affidandosi al prodigioso settore giovanile. La chiave di questo click di qualità proviene dall’estrema fiducia e qualità del settore giovanile. In questi ultimi anni ha potuto, grazie alla partecipazione nei campionati di serie A italiani (riconosciuto come uno dei più stimolanti al mondo) farsi riconoscere all’interno dei tornei internazionali.

Come è stato sottolineato da alcuni allenatori e tecnici esperti come Julio Velasco, il settore giovanile italiano è riuscito ad entrare tra le migliori quattro nazioni al mondo in termini di avanguardia. Tutto questo è stato reso possibile grazie ai diversi investimenti sulle linee guida a livello tecnico, metodologico e di selezione giovanile. Anche la formazione degli allenatori ha un peso importante.

Ho visto qualcosa di molto buono. In Italia il settore giovanile della pallavolo è all’avanguardia. Ho visto belle partite, uno spettacolo di buon livello che testimonia lo stato di salute del movimento. Tornei come questo e come il Trofeo delle Regioni sono il meglio in circolazione a livello di vivaio”, sostiene il “Grande” del volley italiano.

Oltre al grande impegno a livello nazionale, un grande merito va al commissario tecnico Ferdinando De Giorgi, il primo italiano a vincere un mondiale dopo i 2 di Velasco e uno di Bebeto.

Le parole GIUSEPPE MANFREDI: 

La nostra è una squadra bellissima, e quando uso il termine squadra questo racchiude tutto: i ragazzi, lo staff, tutti stanno facendo un lavoro straordinario. La cosa di cui sono più orgoglioso è la maniera in cui sono arrivati questi trionfi, volevamo fortemente affermare lo stile Italia. Ovvero presentare in campo delle nazionali che sappiano divertirsi e al tempo stesso appassionare.

Oggi la partita è stata dura, però devo essere onesto c’ho sempre creduto. Quando ho seguito i collegiali di questi ragazzi, così come quelli delle azzurre, ho notato che questi gruppi avevano qualcosa in più. Fefè e i suoi ragazzi non hanno solo vinto la medaglia d’Oro, ma hanno legittimato questo trionfo battendo sul campo i più forti e mi riferisco sia ai Campioni Olimpici francesi, che alla Polonia detentrice del titolo iridato.

Questo per la pallavolo italiana è un anno straordinario, non voglio dire irrepetibile perché puntiamo sempre a migliorarci, però dobbiamo prendere atto che il nostro lavoro sta portando dei risultati oltre ogni aspettativa.  Questi titoli non sono frutto del caso, ma soprattutto del grande lavoro portato avanti dai nostri staff tecnici. La Federazione investe moltissimo sulle nazionali azzurre e non può essere una coincidenza che molti atleti presenti qui oggi, negli anni passati abbiano vinto delle competizioni giovanili”.

Le parole di FERDINANDO DE GIORGI:

 Abbiamo fatto qualcosa di incredibile, vicino all’eccezionale. La crescita di questo gruppo è stata davvero notevole, sono contento perché ho avuto una conferma importante delle scelte fatte già due anni fa. Spero che questi ragazzi rimangano sempre così e continuino ad avere voglia di fare del loro meglio e di non accontentarsi mai; nello sport è importante voler sempre migliorarsi”.

Il capitano SIMONE GIANNELLI: 

Sono contentissimo, non riesco a credere che siamo campioni del mondo. Ce lo siamo goduti, ci siamo divertiti tantissimo, ringrazio tutti coloro che hanno fatto parte della famiglia azzurra di questa lunga estate. Questa è una vittoria dell’intero movimento.

Il nostro è un gruppo eccezionale in grado di giocare una bellissima pallavolo che è stata capace di superare critiche e difficoltà, ma noi non abbiamo mai mollato. Abbiamo sempre lavorato con grande impegno e costanza e alla fine ce l’abbiamo fatta, abbiamo centrato un grandissimo risultato”.

 Mattarella: Pallavolo esempio di correttezza per altri sport

“La correttezza e il rispetto è stato sempre un tratto tipico della pallavolo e mi auguro che rimanga sempre così perché’ è un esempio per tanti altri sport”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l’incontro con la nazionale maschile di pallavolo dopo la vittoria del mondiale. “Anche avere consegnato il primo set che era nelle vostre mani alla Polonia è stato un segno di cortesia nei confronti del popolo polacco”, ha aggiunto il Capo dello Stato con una battuta.

I Premi Individuali

MVP: Simone Giannelli
Miglior Palleggiatore: Simone Giannelli
Miglior Schiacciatore: Yoandy Leal
Miglior Schiacciatore: Kamil Semeniuk
Miglior Centrale: Gianluca Galassi 
Miglior Centrale: Mateusz Bieniek
Miglior Libero: Fabio Balaso
Miglior Opposto: Bartosz Kurek