Squid Game

L’Italia chiede la censura per Squid Game

Squid Game è la serie del momento. In pochissimo tempo ha superato gli ascolti de La Casa di Carta che ne deteneva il record ed è entrata nelle case di milioni di famiglie. L’influenza del prodotto targato Netflix ha provocato diversi episodi di emulazione in tutto il mondo, dalle proteste in piazza dei lavoratori di Seoul a vari altri casi in Belgio tra i più giovani anche in ambito scolastico. Lo stesso discorso si ripete anche in Italia.

È proprio il settore dell’educazione a dirsi più preoccupato dalla situazione. La onlus Fondazione Carolina si è mossa in tal senso attraverso una petizione su Change.org. Rivolgendosi alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza il fine è quello di limitare gli effetti psicotici che la serie sembra avere su bambini e ragazzi. L’allarme giunge in seguito a svariate segnalazioni di genitori e insegnanti che puntano il dito verso gli schermi, un po’ come avviene ancora di tanto in tanto quando si parla di videogiochi. 

La proposta di Ivan Zoppi, referente della fondazione, è quella di bloccare la serie per annullare i tentativi di imitazione.

Ora la questione si sposta sulla responsabilità: Squid Game si tutela grazie al bollino 12+, i genitori disattenti invece non hanno scuse. Censurare una serie non giustifica di certo il comportamento negligente dei genitori, che in ogni caso dovrebbero controllare ed educare i figli.