Giornata mondiale degli insegnanti: atti di bullismo nei loro confronti in aumento

Nella Giornata mondiale degli insegnanti, ci siamo chiesti che ruolo hanno oggi e come nei decenni è cambiato sensibilmente il rapporto tra loro, studenti e famiglie. Se una volta i docenti erano ritenuti figure da rispettare e ascoltare in virtù della loro autorevolezza, ora la percezione del loro ruolo di educatori sembra essere cambiata.

La diffidenza nei confronti di scuola e insegnanti

Se in passato per diventare professori era sufficiente un diploma che abilitasse all’insegnamento, oggi il percorso prevede un numero sempre maggiore di crediti universitari, corsi di specializzazione, tirocini e concorsi. Eppure, ad una maggiore professionalità è corrisposto un sempre maggior discredito nei loro confronti.

In Italia, le bacchettate sulle mani e l’obbligo a inginocchiarsi sui ceci – ritenuti erroneamente metodi educativi efficaci – sono stati vietati per legge solo negli anni ’70. Se nei primi decenni del dopoguerra italiano le punizioni corporali erano ammesse per castigare i comportamenti scorretti degli alunni, ora il baricentro della violenza – pur sempre condannata – sembrerebbe essersi spostato ai danni degli insegnanti stessi. Ne sono esempio gli ormai sempre più frequenti episodi di bullismo perpretati dagli alunni ai danni degli stessi professori, spesso giustificati dalle famiglie che rifiutano sospensioni ed espulsioni come punizione dei gesti violenti.

Le radici degli atti violenti

I recenti episodi di cronaca riflettono un atteggiamento di sfida nei loro confronti, e la situazione è esasperata dalla diffidenza che alcune famiglie nutrono nei confronti della scuola e della sua autorevolezza. Se in passato l’insegnante era una figura istituzionale e quindi da rispettare, perché oggi si tende a prendere le difese dell’alunno anche quando non si dovrebbe?

Il background familiare ed educativo degli alunni violenti rappresenta in molti casi l’origine stessa di tali comportamenti, agiti senza una reale consapevolezza delle conseguenze e della gravità del gesto commesso. Gli stessi genitori prendono spesso le difese dei figli, arrivando anche a minacciare gli insegnanti nel caso di provvedimenti.

Lo sfumare dell’autorevolezza educativa

Il sovvertimento dei ruoli che si è verificato nel corso dei decenni è lo specchio di un mutamento del rapporto tra autorità e soggetto sottoposto. Se una volta la scuola incarnava incontestabilmente il ruolo di educatore culturale e comportamentale, ora sembra aver perso la sua autorevolezza. Che sia il rispetto dell’altro ad aver smesso di rappresentare un valore fondamentale? È la scuola ad essere cambiata o siamo noi a darle un valore differente?