Indice Criminalità 2023: Milano sul podio con Rimini e Roma

L’indice di Criminalità

Il Sole 24 Ore ha anticipato alcuni valori che saranno contenuti nel prossimo report sulla “Qualità della vita”, pubblicato ogni fine anno dal quotidiano milanese. All’interno del report vengono riportati i dati relativi allindice di criminalità che fotografa i delitti commessi e denunciati sul territorio nell’anno precedente in rapporto alla popolazione residente nella provincia (dati Istat al 1° gennaio di ogni anno).L’elaborazione dell’indice della criminalità viene effettuato sulla base dei dati raccolti dal Viminale e riferiti alle denunce raccolte nel corso del 2022 da tutte le forze dell’ordine.

Le top 10

Milano è la città con il più alto indice di criminalità, con quasi 7mila reati denunciati ogni 100mila abitanti nel 2022. Nella città sono in crescita del 3,5% anche le denunce registrate nel primo semestre 2023. Tuttavia, il dato 2022 relativo al capoluogo lombardo risulta in calo se confrontato con il numero complessivo dei reati denunciati nel 2019 (225.078 contro 219.671). In forte crescita il numero delle “rapine in pubblica via”, con oltre 2.700 episodi denunciati, valore che non si registrava dal lontano 2007.

La top 10 della classifica è popolata da grandi città e mete turistiche. Al secondo posto troviamo Rimini e al terzo Roma. Nella Capitale le denunce sono in crescita del 5% rispetto al 2019 e i “furti con destrezza”, oltre 26 mila nel 2022, non raggiungevano questi livelli da anni.

Tra le prime posizioni troviamo le città di Bologna, Firenze e Torino che occupano rispettivamente la 4ª, 5ª e 6ª posizione. Per quanto riguarda le città turistiche, a incidere in maniera negativa sul trend delle denunce sono anche le presenze temporanee o turistiche che non rientrano tra i residenti usati come parametro di base statistico.

I nuovi trend

L’analisi di dettaglio evidenzia la tendenza crescente della tipologia di reato “rapine in pubblica via”, per effetto, in particolare, della crescita dei furti con destrezza e di quelli di motocicli e autovetture. Ciò rappresenta un vero cambiamento di rotta rispetto agli anni precedenti in quanto la criminalità predatoria risultava in calo da oltre un decennio.

Alcune prese di posizione

Alla pubblicazione dei dati sono seguite le dichiarazioni dei sindaci delle principali città italiane.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel commentare i risultati, ha dichiarato che “Roma resta una città sicura ma il trend ci preoccupa e richiede un rafforzamento dell’attività di presidio”. In questo contesto si inquadra lo stanziamento di oltre 14 milioni di euro per l’installazione di telecamere e la realizzazione di una sala operativa unica.

Il Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, ha  evidenziato che “l’inadeguatezza dal punto di vista numerico della dotazione organica delle forze dell’ordine, non può essere compensata dall’enorme impegno e lavoro di cui esse si fanno carico”. Inoltre, ha precisato che a incidere sull’indice “sono anche le presenze temporanee o turistiche, che non rientrano tra i residenti usati come parametro”.

L’amministrazione milanese, invece, non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale. Tuttavia, il fenomeno della crescente criminalità è alla costante attenzione delle istituzioni meneghine. Infatti, risale a qualche giorno fa la notizia che l’amministrazione del comune ha istituito un Comitato Strategico di cui fanno parte il Sindaco Sala, l’assessore al Welfare Lamberto Bertolè, quello alla sicurezza Granelli e l’ex capo della Polizia Franco Gabrielli quale nuovo delegato del sindaco per la sicurezza e la coesione sociale. Nell’ambito della presentazione del nuovo Comitato il sindaco Sala ha dichiarato “sono stufo del fatto che qualcuno mi butti addosso l’idea che io non mi occupo di sicurezza. Me ne occupo eccome”.

Altri dati di dettaglio per alcune tipologie di reato

Dall’analisi di dettaglio per singola tipologia di reato si evidenzia il primato della provincia di Barletta-Andria-Trani per il maggior numero di furti d’autovetture, quella di La Spezia spicca per reati legati agli stupefacenti mentre la maggiore concentrazione di estorsioni è a Livorno, che registra anche il numero più alto di furti di ciclomotori. Infine, Crotone è la maglia nera per incendi boschivi, mentre Brescia è prima a pari merito con Mantova nei delitti informatici.