Lo smog preoccupa sempre di più Nuova Dehli: scuole chiuse per una settimana e si valuta il lockdown ambientale.
È questa la decisione presa da Arvind Kejriwal, primo ministro indiano. Dopo aver discusso con la Corte Suprema si è deciso di proteggere i bambini evitando loro di respirare lo smog nel tragitto fino a scuola. Poi l’impensabile: “il confinamento per inquinamento non è mai stato imposto prima ma potrebbe essere una misura necessaria anche se estrema” afferma la stessa Corte Suprema.
I lavori di costruzione verranno messi in pausa per frenare le emissioni nocive. Oltre a questo l’ufficio centrale per il controllo all’inquinamento ha intimato ai residenti di ridurre al necessario le attività all’aperto. Molto presto le autorità governative potrebbero imporre misure d’emergenza ancor più rigide.
La capitale indiana, che conta più di 20 milioni di abitanti, è attualmente la città più inquinata al mondo secondo l’azienda di deputazione dell’aria IQAir.
Le cause sono da imputare alle fabbriche, al traffico automobilistico e ad un elevato numero di incendi agricoli. Questo sabato è stato registrato un numero di particelle PM 2.5 – le più pericolose poiché in grado di entrare anche nel flusso sanguigno – maggiore di 300, ovvero 20 volte in più da quanto raccomandato dall’OMS.
Nuova Dehli è ormai da anni impegnata in una battaglia per risanare il suo ambiente. Quest’anno è stato presentato un enorme purificatore d’aria da 40 ventole in grado di pompare oltre 1000metri cubi d’aria al secondo. La struttura costata circa 2 milioni di dollari è in grado di dimezzare il quantitativo di particelle nocive nel raggio di un chilometro quadrato, ma a quanto pare non basta.
La situazione, invece che migliorare, sembra volgere al peggio.
Nei prossimi giorni il governo deciderà se andare fino in fondo e indire il primo lockdown ambientale della storia. Nonostante il tema ecologico sia sensibile al mondo oggi più che mai, il sistema globale dimostra ancora numerose lacune che rendono il risanamento del pianeta sempre più lontano.