Avviene a Londra al Moorfields Eye Hospital, struttura specializzata nelle operazioni oculistiche.
“Il mio nuovo occhio sembra fantastico” commenta Steve Verze, ingegnere di 47 anni che necessitava di una protesi oculare da più di vent’anni.
È la prima volta nella storia che si utilizza un occhio riprodotto da una stampante 3D come supporto oculare totalmente funzionante. A differenza delle protesi tradizionali in acrilico quest’occhio è progettato per avere una definizione estremamente più chiara e un effetto di profondità pari a quello di un occhio reale. Oltre ad apparire più realistico, l’occhio 3D viene impiantato con una procedura meno pericolosa e invasiva. Secondo i medici che hanno preso parte all’operazione le nuove tecnologie inoltre ridurranno in modo significativo i tempi di attesa per i pazienti.
Il processo di fabbricazione è molto più veloce: con la stampa 3D la protesi può essere stampata entro due ore e mezza. La prassi vuole che questo venga inviato ad un oculista per rifinirla, lucidarla e adattarla alle esigenze del paziente. L’intero processo richiede solo 2-3 settimane a differenza delle 6 settimane richieste per la produzione di un occhio in acrilico. Il professor Mandeep Sagoo e l’intero personale del Moorfields Eye Hospital si è detto entusiasta del potenziale delle protesi digitali. “Speriamo che la prossima sperimentazione clinica ci fornisca prove solide sul valore di questa nuova tecnologia, mostrando la differenza che fa per i pazienti. Ha chiaramente il potenziale per ridurre le liste d’attesa“. Queste le parole spese dai medici oculisti dell’ospedale per un futuro all’insegna dell’innovazione digitale in campo medico.