hikikomori

Il fenomeno degli Hikikomori: di cosa si tratta?

Hikikomori è un termine giapponese che letteralmente significa “stare in disparte”.

La parola Hikikomori indica coloro che decidono di ritirarsi volontariamente dalla propria vita sociale per lunghi periodi di tempo. Il termine è stato adottato quando, negli anni ’80, il fenomeno si è diffuso in tutto il territorio fino a raggiungere, negli anni 2000, l’Europa e gli Stati Uniti.

Si tratta di un fenomeno che riguarda specialmente i giovani di sesso maschile aventi un’età compresa tra i 14 e i 30 anni. I soggetti si rinchiudono nella propria abitazione evitando completamente ogni contatto diretto con il mondo esterno.

Gli individui che soffrono di questo disturbo manifestano depressione, sonno irregolare e paura del futuro. Sebbene l’Hikikomori sembri rappresentare maggiormente gli adolescenti, le indagini ufficiali condotte dal governo giapponese hanno identificato una significativa incidenza anche nella fascia di popolazione over 40.

Quali sono le cause del fenomeno Hikikomori?

Svariati studi hanno tentato di spiegare le origini di questo fenomeno, dimostrando purtroppo svariate possibili cause. I soggetti particolarmente sensibili tendono ad avere difficoltà nell’affrontare le delusioni che la vita riserva, fuggendo costantemente dalle pressioni di realizzazione sociale che la società impone sui giovani.

L’ambito familiare e scolastico incide in maniera determinante sullo sviluppo di questo  disturbo. L’eccessivo attaccamento alla figura materna e l’assenza emotiva di quella paterna favoriscono la comparsa di sintomi depressivi che portano l’individuo a distaccarsi totalmente dai propri affetti.

La scuola è vissuta in maniera particolarmente negativa dall’Hikikomori in quanto, episodi di bullismo frequenti, portano l’individuo a sviluppare la necessità di escludersi totalmente dal mondo esterno. Questo distacco, sia dalla famiglia che dai coetanei, rende nullo qualsiasi tentativo di aiuto.

E quali le conseguenze?

L’isolamento sociale causa una vera e propria dipendenza da internet. Spesso, inoltre, una diminuzione di competenze comunicative che impediscono la ricerca di un lavoro.

Sostiene Marco Crepaldi, psicologo e fondatore di Hikikomori Italia:

Il fenomeno degli Hikikomori è destinato probabilmente ad aumentare e a cronicizzarsi.

Hikikomori Italia è un’associazione nata su scala nazionale con l’obiettivo di sensibilizzare il prossimo sul tema dell’isolamento volontario.

Oggi, infatti, in Italia si contano circa 100mila giovani che soffrono di questo disturbo e la durata del loro isolamento supera anche i tre anni.

In Giappone, dove il fenomeno è nato, sono più di un milione. Durante il primo lockdown i numeri si sono intensificati. Proprio a causa della situazione pandemica e dell’isolamento forzato, i numeri in aumento sono passati inosservati e il problema è stato accantonato.