La questione del gender gap torna talvolta sotto i riflettori quando episodi eclatanti mostrano alla società la reale profondità di questa problematica.
Un chiaro esempio è avvenuto durante la serata del 24/05/2021, dove Aurora Leone, una delle protagoniste del gruppo “The Jackal”, che si trovava a cena con il suo collega Ciro Priello e gli altri membri della Nazionale Cantanti in vista della “Partita del Cuore 2021”, è stata è stata raggiunta dall’organizzatore dell’evento che le ha chiesto di andarsene perchè “non poteva stare lì”. Non le è stato concesso di sedersi al tavolo dei giocatori, solamente perché donna, perciò considerata incapace di giocare a calcio, nonostante fosse presente nella lista dei convocati come tutte le altre persone al tavolo.
Questo singolare, ma non anomalo episodio, ci mostra come la figura femminile, in tutto lo sport italiano, sia mal vista e purtroppo poco considerata. Diversi studi effettuati nel 2017 ci mostrano come le atlete rappresentino solamente il 28.2%, un dato che ci fa intuire l’emarginazione forzata della donna da qualsiasi tipo di attività sportiva dilettantistica e amatoriale.
Altrettanto importante è la questione della mancata riconoscenza del titolo di professioniste, che permetterebbe alle giocatrici la concessione dei diritti basilari per ogni lavoratore, come per esempio i contributi pagati ai fini pensionistici e la tutela della maternità. Abbiamo il dovere di promuovere l’integrazione sociale di donne che praticano attività fisica di qualsiasi genere.
Fortunatamente verso ottobre 2020, è stata approvato un fondo per il professionismo femminile che prevede una dotazione di 2,9 milioni di euro per il 2020, 3,9 milioni di euro sia per il 2021 che per il 2022. Questa manovra sarà fondamentale per le federazioni sportive per garantire il passaggio ad atlete professioniste a tutte le atlete, poiché ancora ad oggi, in Italia le uniche discipline considerate professionistiche ai sensi della legge sono calcio, basket, ciclismo e golf, solamente maschili.
Questo contributo del governo rappresenta quindi uno dei primi passi per ridurre ed eliminare il gender gap sportivo,con la speranza di poter eliminare totalmente episodi simili a quello di Aurora Leone.