Il business della musica

La musica è un’arte che, nel corso degli anni, è riuscita ad abbattere qualsiasi tipo di barriera. Attraverso essa si è in grado di trasmettere emozioni che con semplici parole sarebbe complicato esprimere. È chiaro che, dietro uno strumento così importante, vi sia un vero e proprio business che nel corso degli anni si è fatto spazio nella società.

Gli effetti della rivoluzione digitale

Con la rivoluzione digitale l’industria musicale è cambiata: un groviglio di stili e tendenze, passioni elettrizzanti, concerti negli stadi che contano milioni di persone e band amatoriali che emozionano in modo unico e sorprendente. Dietro a questi eventi che sembrano creati unicamente per unirci ed emozionarci vi sono importanti giri d’affari da conoscere e scoprire.

Guardandoci indietro potremmo assaporare con una certa malinconia i nostri walkman, che accompagnavano ogni nostro viaggio e che ci facevano sentire così moderni e all’avanguardia. Nulla a che vedere con gli iPod, iPhone, iTunes e le infinite soluzioni digitali di oggi. Con il termine mobile, infatti, si sono evoluti tutti gli strumenti di un tempo. Ad oggi, i nativi digitali, si interfacciano regolarmente con nuovi strumenti, sempre più evoluti e tecnologici.

La generazione di internet si è totalmente abituata alla tecnologia, dimenticando cosa significa maneggiare degli strumenti.

Quali sono i cambiamenti nel settore digitale?

Il settore discografico è stato il primo ad essere colpito dalla disruption digitale, il momento in cui le nuove tecnologie hanno modificato totalmente il modello di business precedente. Il più grande cambiamento musicale lo si è visto con l’avvento dello streaming e dai nuovi modelli di contratto e collaborazioni tra artisti.

La musica è un prodotto della comunicazione, essa dipende dalla società e dalle tendenze. Con la digitalizzazione non si vendono più i dischi, bensì si ascoltano brani gratuitamente online o offline.

Ascoltare la musica su YouTube e Spotify, seguire gli artisti sui social media, si tratta di azioni quotidiane che fanno ormai parte dei cambiamenti più importanti dell’industria musicale.

La musica nel mondo odierno

Oggi musica è sinonimo di marketing, proprio come le pubblicità. Attraverso essa è possibile sensibilizzare tematiche e sponsorizzare qualsiasi tipologia di prodotto o stile di vita. Gli artisti e le etichette emergenti che vogliono farsi spazio nel panorama musicale si occupano sempre più spesso di marketing e strategie di business, evitando di affidarsi a case discografiche aventi l’intento di avere un proficuo guadagno sul loro profitto.

Si tratta di un vero e proprio cambiamento, ormai in atto da alcuni anni, con l’intento di affidarsi ai consumatori, seguendo sempre più gli interessi delle persone.

Per quanto riguarda lo streaming, Spotify potrebbe farci dimenticare totalmente iTunes. Questo perché si tratta di una piattaforma capace di suggerire agli utenti i brani da ascoltare e che cerca di comprendere gli stati d’animo per favorire un’esperienze di maggiore qualità.

Esistono ad oggi moltissime piattaforme che offrono musica gratis o che consentono una qualità superiore del servizio attraverso piccole somme di denaro mensile. Google play, però, sembrerebbe essere più potente di Spotify, pur offrendo il medesimo servizio.

Vi sono moltissime startup che si stanno facendo spazio in questo business, facendo a gara a chi offre il servizio migliore. Veri e propri titani tecnologici che stanno modificando la storia della musica.

Il business musicale è dettato sicuramente dall’interesse delle persone che viene studiato attentamente da molto tempo. La musica è quindi marketing, è psicologia, è tutto ciò che concerne lo studio della psiche e dell’evoluzione della società.