Gli anarchici contro il 41 Bis

Attacchi e scontri in tutta Italia da parte degli anarchici per la questione su Alfredo Cospito

GLI SCONTRI

Negli ultimi giorni sono stati molteplici gli atti intimidatori da parte degli anarchici per solidarietà verso Alfredo Cospito.
Nella notte tra domenica e lunedì a Roma cinque auto aziendali di Tim Italia sono state incendiate da un gruppo di anarchici, i quali hanno rivendicato il gesto in un comunicato dicendo: “lo stato assassino e i padroni sappiano che questo è solo l’inizio e più che una minaccia è una promessa”. Sempre a Roma, nella notte di sabato sono state lanciate delle molotov contro il distretto di polizia Prenestino, mentre a Milano due auto della Polizia locale sono state incendiate con le stesse modalità. Un ripetitore è stato invece incendiato nella notte di venerdì sulle colline di Torino.

Pesanti scontri si sono verificati sabato tra i manifestanti e le forze dell’ordine in Piazza Trilussa a Roma, con un poliziotto che è rimasto ferito alla testa. I manifestanti hanno lanciato bottiglie e oggetti contro le forze dell’ordine, le quali hanno provveduto ad effettuare un arresto e denunciare 41 persone.

Due gli attacchi pochi giorni fa che hanno colpito sedi diplomatiche italiane a Berlino e a Barcellona, con vetrate dei palazzi infrante e auto incendiate. Mentre a Livorno, al direttore del quotidiano “Il Tirreno”, è stata recapitata una busta contenente un proiettile e minacce verso i giudici

CHI E’ COSPITO?

Alfredo Cospito è un anarchico, ideologo della Federazione anarchica informale, considerata dai giudici un’associazione a delinquere con finalità di terrorismo. E’ detenuto da 10 anni per aver gambizzato il dirigente dell’azienda Ansaldo Nucleare, nel 2012. E’ stato condannato anche a 20 anni per alcuni attentati, tra cui quello alla caserma della scuola allievi carabinieri di Fossano. Il reato contestato a Cospito era inizialmente quello di strage, ma la Corte di Cassazione ha ricalcolato la pena in strage politica, che prevede come pena massima l’ergastolo e rientra tra i reati ostativi: se il detenuto non collabora con la giustizia non sono previsti benefici.

Dal 4 maggio 2022 Cospito è posto in regime di 41 Bis, è il primo caso dove una persona che non è stata condannata per reati di mafia è sottoposta a questo trattamento. Il cambio di regime detentivo è stato deciso dall’allora Ministra Cartabia, dato che furono inviati “numerosi messaggi ai compagni anarchici, invitati esplicitamente a continuare la lotta contro il dominio, particolarmente con mezzi violenti”. Dal 20 ottobre scorso è in sciopero della fame per protestare contro questa decisione, con le sue condizioni di salute che sono nettamente peggiorate.

Proprio ieri Cospito è stato trasferito a Milano nel carcere di Opera, lasciando così il penitenziario Bancali di Sassari. Lo spostamento si sarebbe reso necessario per motivi medici, sul sollecitazione della dottoressa che lo ha in cura. Nella nuova struttura, Cospito continuerà a essere sottoposto al carcere duro previsto dal regime del 41 Bis.

LA REAZIONE DELLA POLITICA

Nella giornata di ieri, il Ministro della Giustizia Nordio ha rilasciato un’informativa durante il Consiglio dei Ministri dove ha ritenuto di non dover revocare il regime di 41 Bis per Alfredo Cospito, rimandando la decisione alla Cassazione, la quale si pronuncerà a Marzo.

Il Ministro degli Esteri Tajani si è espresso sulla vicenda dichiarando che: “Il governo non tratta o dialoga contro chi usa violenza contro lo Stato e le persone”. Sulla stessa lunghezza d’onda la Premier Meloni, secondo la quale “lo Stato non si deve far intimidire da chi pensa di minacciare i suoi funzionari”. Il Ministro Piantedosi ha annunciato un innalzamento dell’attenzione per via delle forti tensioni che stanno crescendo in tutto il Paese, con gli anarchici che hanno assicurato, tramite un comunicato, nuovi attacchi. Lo stesso ministro si è detto preoccupato dalla situazione dichiarando come: “Il rischio di compattamento tra anarchici e terroristi rossi e neri c’è, c’è anche qualche segnale. Le forze di polizia stanno monitorando”