GREEN PASS: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE

Il Green Pass, il cui nome ufficiale è “certificato verde digitale”, è il documento che dimostra la vaccinazione per il Covid-19 , o la guarigione da esso per un periodo massimo antecedente di 6 mesi.

COS’E’ IL GREEN PASS E DA QUANDO SARÀ DISPONIBILE?

Il Green Pass permetterà di viaggiare in Europa e in Italia in completa sicurezza e potrà essere sia cartaceo che digitale, con un QR code che le forze dell’ordine potranno leggere tramite un’app per verificarne la validità.

Verranno introdotti due tipologie di Green Pass: quello nazionale e quello europeo.

Il primo è già attivo: infatti i documenti rilasciati fino ad oggi, come il certificato vaccinale, hanno valore di Green pass nazionale, ma attualmente è disponibile solo in modalità cartacea. Il Ministro per l’Innovazione Colao ha confermato che, dal 1° luglio, il certificato digitale sarà presente sull’app “IO”.

Il pass europeo sarà disponibile da Luglio e avrà lo scopo di vietare restrizioni, come la quarantena, a chi viaggerà nei paesi appartenenti all’Unione Europea.

IN QUALI ALTRI CASI È NECESSARIO POSSEDERE IL GREEN PASS?

Oltre che per viaggiare, come già detto in precedenza, il Green pass sarà necessario per avere libero accesso ad eventi, fiere, spettacoli e per partecipare alle cerimonie religiose e civili e per l’ingresso nelle discoteche.

SERVE ANCHE AI MINORI?

Sì, anche i minori sopra i due anni avranno bisogno del Green pass, ottenibile al momento solo con tampone molecolare o con attestato di guarigione, in attesa di aprire le vaccinazioni anche ai minorenni.

IL NODO SULLA PRIVACY

Attualmente vi è una interlocuzione tra il Governo e il Garante della Privacy al fine di limitare l’esposizione dei dati personali. Per questo motivo il certificato conterrà solo le informazioni necessarie, come ad esempio il nome, la data di nascita e la data di rilascio, inoltre nessun dato potrà essere registrato dai paesi della UE visitati, ad eccezione di quello di appartenenza, infatti tutti i dati sanitari rimarranno esclusivamente nello stato membro che ha emesso il certificato.