Il Tribunale dell’Unione Europea ha confermato la condanna nei confronti di Google da parte della Commissione europea.
Per la Commissione, Google ha attuato varie restrizioni considerate illegali nei confronti dei produttori di dispositivi mobili Android e agli operatori di reti mobili. Il tutto al fine di consolidare la posizione dominante del suo motore di ricerca.
La condanna comprende una multa di 4,123 miliardi di euro convalidata dal Tribunale dell’UE. L’ammenda prevista dalla Commissione ammontava inizialmente a 4,343 miliardi. Google ha considerato deludente la decisione dell’ente europeo e ha affermato che Android: “Ha creato più scelta per tutti, non meno, e supporta migliaia di aziende di successo in Europa e nel mondo”. Hanno tentato un ricorso che è stato prontamente respinto dal Tribunale.
Il caso risale a luglio 2018 a seguito di varie denunce riguardanti pratiche commerciali di Google. Per questo motivo la Commissione aveva sanzionato il gigante di internet per abusi della sua posizione dominante. Nello specifico aveva creato delle restrizioni di contratto per i produttori di smartphone e operatori di reti mobili. Secondo l’inchiesta alcuni di questi abusi risalgono al 2011. Queste restrizioni hanno permesso a Google di ottenere maggiori introiti tramite gli annunci pubblicitari presenti nei servizi di ricerca generica.