Sex Education cartellone

Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia contro i poster di Sex Education

La campagna pubblicitaria messa in piedi da Netflix per promuovere la terza stagione di Sex Education fa discutere, soprattutto tra gli esponenti di Fratelli d’Italia, il partito di destra dell’onorevole Giorgia Meloni.

La scelta da perte di Netflix di fare allusioni sessuali nei cartelloni sparsi per Milano e altre città italiane ha indignato il partito, notoriamente conservatore. Barbara Mezzali, esponente di Fratelli d’Italia, ha dichiarato pubblicamente: “Per l’amministrazione Sala è normale tutto questo? È accettabile che simili poster siano sotto gli occhi di tutti, bambini e ragazzini compresi?  L’educazione sessuale deve essere in capo alla famiglia

La polemica è in piedi da giorni, più o meno da quando è partita la campagna pubblicitaria. Alcuni cittadini non hanno apprezzato la trovata, considerando il materiale decisamente esplicito alla portata di bambini e giovani. Se l’obiettivo del colosso americano era quello di far parlare e generare clamore mediatico, in Netflix possono dire di averlo centrato in pieno.

Sex Education, giunta alla terza stagione, si conferma un fenomeno mediatico: è tra le serie tv più viste degli ultimi cinque anni. Un prodotto di altissima qualità, con un’ottima produzione alle spalle e una trama ben scritta che appassiona e permette allo spettatore di immedesimarsi nei protagonisti. Sex Education ha il merito di far discutere e riflettere su tematiche importanti, quali la sessualità e i rapporti interpersonali, fino a qualche anno fa considerati veri e propri tabù, senza mai banalizzarle o cadere in retorica spicciola. È questo il motivo per cui questa serie tv coinvolge sin dalla prima stagione milioni di persone.