centrale nucleare di Fukushima

Giappone, acque di Fukushima in mare e ritorno al nucleare

Fumio Kishida, il nuovo primo ministro del Giappone, ha confermato che a breve verrà scaricata in mare tutta l’acqua contaminata e stoccata nella centrale nucleare di Fukushima.

L’impianto è noto alle cronache per i danni del terremoto del 2011, che colpì le coste nipponiche. Kishida, in seguito a una visita alla centrale nucleare, ha annunciato la decisione già auspicata dal governo precedente.

Il rilascio delle acque rientra in una strategia energetica intrapresa da Tokyo che prevede un ritorno al nucleare dopo il fatti del 2011. Il governo sta rimettendo in funzione in maniera graduale le centrali nucleari spente dopo il terremoto. Il primo ministro ha rassicurato che l’acqua nella centrale non costituisce più un pericolo dell’ambiente, inoltre ha confermato che si tornerà al nucleare per centrare l’obiettivo delle zero emissioni di CO2 entro il 2050.

Attualmente più di un milione di tonnellate di acqua sono stoccate nei serbatoi della Tepco, la società che gestisce l’impianto di Fukushima, ma lo spazio a disposizione sarà esaurito entro l’autunno del 2022. In questi anni la radioattività dei serbatoi è calata notevolmente, ma è rimasta l’incognita del trizio, un isotopo debolmente radioattivo dell’idrogeno. Le autorità di Tokyo hanno ribadito che questo non costituisce più un pericolo per le acque dell’Oceano. I monitoraggi sono andati avanti dal 2011, e la fauna selvatica evacuata dalla zona di Fukushima sembra in buona salute. “In base a questi risultati – ha affermato la dottoressa Kelly Cunningham, una delle curatrici della ricerca – forse le persone non hanno bisogno di avere tanta paura di tornare nelle aree riparate 10 anni dopo l’incidente»

IL CAMBIO DI PASSO SUL NUCLEARE

Il governo ha fermato tutte le 35 centrali nucleari sul territorio nazionale dopo il sisma del marzo 2011. Oggi 16 centrali sono rientrate in funzione in seguito a verifiche sui loro standard di sicurezza, e Kishida ne ha annunciato la riaccensione di altre due. Il governo di Tokyo però non è l’unico ad aver cambiato idea sul nucleare. In Francia Emmanuel Macron ha annunciato l’investimento di un miliardo di euro sulle centrali di ultima generazione. Gran Bretagna, Russia, India e Cina hanno programmato la costruzione o la riattivazione di centrali nucleari. Tutto questo con l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica.