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Fortnite chiude in Cina, da novembre addio al battle royale

A partire dalle ore 11:00 del primo novembre 2021, in Cina non è più possibile registrarsi come nuovo utente al videogioco più celebre degli ultimi anni: Fortnite. Attraverso un breve comunicato sul sito ufficiale del gioco Epic Games ha annunciato l’imminente chiusura dei server, in programma per il 15 novembre, in tutto lo stato della Cina.

Dopo più di tre anni e mezzo dall’uscita nel paese orientale, avvenuta grazie alla collaborazione tra Epic Games e il colosso cinese Tencent, il gioco sembra non avere più futuro. Il motivo di tale scelta è però ancora avvolto dal mistero, infatti nessuno ha dato una motivazione concreta di questa scelta.

Una delle motivazioni, che sembra essere tra le più accreditate, va ricercata nelle conseguenze della nuova legge del governo cinese sulla fruibilità dei videogiochi per i ragazzi cinesi. Il governo infatti ha imposto delle limitazioni di tempo di gioco molto rigide e strette. La poca affluenza ai server da parte della fascia di utenza media del gioco può aver fatto registrare un netto calo dei guadagni per il titolo. Probabilmente le spese di gestione non valevano più i guadagni ottenuti, così la scelta di chiusura è parsa la più intelligente.

Non è però da escludere una possibile pressione del governo cinese su questa scelta. Fortnite in Cina era già un videogioco leggermente differente rispetto a quello conosciuto in occidente. Per alcune norme e leggi dello stato infatti non poteva essere rappresentato nel gioco sangue o ossa e alcune piccole regole del gameplay risultavano differenti.

Così si conclude un grande capitolo dell’universo dei videogiochi in Cina. Nessun abitante cinese potrà più accedere al celeberrimo bus volante che ha traghettato milioni di giocatori nell’arena del battle royale più famoso della storia.