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Formula E | La pioggia ferma l’E-Prix di New York, vince Cassidy

Qualifiche

Qualifica bagnata, qualifica fortunata? No, almeno non per Sergio Sette Camara che, durante la qualifica a gruppi, finisce a muro per l’asfalto bagnato e ferma la sessione con la bandiera rossa. I meccanici della Dragon fanno il possibile, ma la vettura è taroppo danneggiata: non prenderà parte alla gara.

Sfortuna anche per Mortara, che per pochi millesimi non passa alle eliminatorie. Chi riesce invece ad avere la meglio è Nick Cassidy, che guadagna dunque i tre punti per la pole position a conferma di una Envision sempre più in forma.

Gara

Dopo il tradizionale burnout parte la gara. Cassidy mantiene la testa della gara, molto bene anche la partenza di Antonio Giovinazzi che guadagna due posizioni. Subito colpo di scena: Jean-Eric Vergne è tamponato da Bird e rimane fermo in curva 11 dopo appena un minuto, riuscendo poi a ripartire ma dopo aver perso un giro.

Il pilota italiano purtroppo è costretto a rientrare ai box, la gara sembra finita per lui. Il primo pilota ad attivare l’attack mode è Jake Dennis, ma facendo un passo indietro bisogna segnalare l’ottimo avvio di Cassidy, Di Grassi e Buemi, che compongono il podio provvisorio sin dal via.

Mortara cerca in tutti i modi di superare Sims, ci riesce però solo quando Sims attiva l’attack mode. Lì davanti intanto c’è un rimescolamento con il valzer dell’attack mode: davanti c’è Cassidy che ha esaurito la potenza extra, seguito da Di Grassi e Vandoorne, che tenta l’attacco anche grazie all’attack mode sul brasiliano ma senza successo.

Il brasiliano di casa Venturi, sul rettilineo, sfrutta anche il fan boost ma poi si fa fregare da Vandoorne che lo supera. Il belga della Mercedes non solo gli ruba la seconda posizione, ma guadagna anche la testa provvisoria nella classifica iridata. Poco più tardi, a conferma della forza della Envision, Frijns supera Buemi e sale in quarta posizione.

Di Grassi porta lungo Vandoorne tentando di sorpassarlo, ci riesce, e fa perdere la posizione al pilota della Mercedes anche su Robin Frijns. Mortara intanto supera nell’ordine Wehrlein e Buemi, salendo in quinta posizione e riconquistando la testa in ottica mondiale.

A 10 minuti dal termine sventola qualche bandiera gialla e sulle telecamere si vedono alcune gocce: la pioggia arriva, insidiosa, ad aggiungere pepe al finale di questa gara fino a questo momento infuocata. La causa della bandiera gialla è stato un lungo di Da Costa, ma a New York è iniziato il diluvio.

Full Course Yellow e poi bandiera rossa: una serie di incidenti che coinvolgono Buemi, Cassidy, Di Grassi e Vandoorne (vittime di aquaplaning) costringono la direzione gara a fermare la corsa a 7 minuti e 20 dal termine. Come se non bastasse, la vettura di Wehrlein si ammutolisce e genera un tamponamento a catena alle sue spalle.

Pochi minuti di diluvio hanno di fatto creato il caos. Tutte le vetture sono in parco chiuso, tranne quelle che necessitano di riparazioni (che sono in pit lane). Scott Elkins, il direttore di gara, comunica che, per ripristinare il circuito e riparare le barriere TecPro, serve un tempo non quantificabile. Non si hanno dunque indicazioni per una eventuale ripartenza.

La gara non può ripartire, il direttore di gara dichiara finito l’undicesimo round del Campionato Mondiale FIA di ABB Formula E. Secondo l’articolo 41.9 del regolamento sportivo FIA, la classifica è stilata in base al giro antecedente all’esposizione della bandiera rossa.

Prima vittoria in carriera per Nick Cassidy, davanti a Lucas Di Grassi e al suo compagno di squadra Robin Frijns. Edoardo Mortara chiude al quinto posto, mantenendo dunque la testa della classifica iridata, ma è penalizzato e scende in nona posizione.