FdI ha presentato una legge per eliminare il reato di tortura

Diversi esponenti di FdI hanno presentato una proposta di legge per abrogare gli articoli 613-bis e 613-ter del Codice penale sul reato di tortura, approvato nel 2017 dopo un estenuante dibattito in Parlamento, al fine di uniformare il codice italiano a quelli di tutti gli altri paesi europei.

Secondo i firmatari della proposta, le pene previste per il reato sono “chiaramente sproporzionate rispetto ai reati che puniscono nel codice attualmente tali condotte (percosse, lesioni, minaccia) e non giustificate dall’andamento della situazione criminale in Italia”.

Lo scopo è quello di offrire maggiori garanzie ai componenti delle forze dell’ordine, «in particolare del personale delle Forze di polizia che per l’esercizio delle proprie funzioni è autorizzato a ricorrere legittimamente anche a mezzi di coazione fisica».

La proposta di abolizione arriva il giorno dopo la sospensione di 23 agenti della polizia penitenziaria di Biella, in esecuzione di unʼordinanza del gip, per il reato di tortura di Stato, commesso allʼinterno del carcere nei confronti di tre detenuti.

Da quando è stato introdotto il reato ha portato ad alcune condanne non solo di agenti della Penitenziaria, ma anche in altri casi fuori dalle carceri, come quella di un disabile psichico morto per fame e stenti dopo l’ultima aggressione subita da una gang di ragazzini.

Immediate le reazioni dell’opposizione, con in prima fila la Senatrice Ilaria Cucchi (AVS), sorella di Stefano, brutalmente torturato, fino ad essere ucciso, nel 2009 mentre era sottoposto a custodia cautelare. La Cucchi ha rilasciato una dichiarazione dicendo: “Questo è un fatto gravissimo. Sostenere che la tortura in Italia non esista è una bugia. Far finta di niente e voltarsi dall’altra parte è già questa una violazione dei diritti umani e lo so perché l’ho provata sulla mia pelle.” La Senatrice ha lanciato un appello al Presidente Mattarella per fermare la proposta. Invito raccolto nel frattempo da tutte le forze di opposizione che si sono duramente opposte a questa proposta.

Il capogruppo di FdI, Tommaso Foti, ha replicato sostenendo come “Non vi è volontà da parte di FdI di abrogare il reato di tortura, ma di tipizzarlo in modo molto nitido”. Parole che lasciano alcune perplessità dato che nella proposta di legge si parla esplicitamente di abrogazione dei due articoli riguardanti il reato.

Nel 2018 fu l’attuale Premier Meloni, e leader di FdI, a pubblicare un tweet in cui chiedeva l’abolizione del reato, salvo poi cancellarlo per le polemiche che ne erano seguite.