Il mondo del calcio è pronto a ripartire, dopo lo stop per la pandemia di Covid-19, con il pubblico e lo farà degli europei, la competizione che vede 24 paesi giocarsi l’ambito titolo, che quest’anno cade nel suo sessantesimo anniversario.
Nonostante il ritardo di un anno, il fischio d’inizio era infatti previsto per l’estate 2020, tutta Europa è pronta a ad accogliere la competizione che si svolgerà in 11 undici città dislocate nel continente, ognuna delle quali permetterà l’ingresso ad un numero di tifosi in base conformità alle regole sanitarie dei Paesi ospitanti.
Tra le città che ospiteranno gli europei c’è anche Roma, prima tappa e luogo dove è svolta la partita inaugurale che ha visto confrontarsi l’Italia, allenata da Roberto Mancini, e la Turchia.
Sebbene la situazione epidemiologica sembri andare verso un miglioramento, l’Italia ha preferito non affrettare le tempistiche riguardanti le misure interne adottate fino ad oggi stabilendo una capienza massima per gli stadi del 25% circa, a differenza di altre città ospitanti che raggiungono, al contrario, la soglia del 50%. Queste limitazioni non hanno un effetto solo sulla possibilità di partecipazione agli eventi, ma anche sul piano economico. Il tifoso, dato l’esiguo numero di biglietti a disposizione, dovrà infatti sostenere un prezzo maggiorato rispetto alla spesa prevista prima della pandemia.
Dopo l’esclusione della Nazionale italiana dai mondiali 2018 e dell’ex Commissario Tecnico Gian Piero Ventura, la panchina è passata al “Rosichello”, soprannome dato a Roberto Mancini per la sua difficoltà ad accettare le sconfitte.
Nella classifica dei commissari tecnici Mancini si qualifica come primo, con settanta punti conquistati, 30 gare sulla panchina dell’Italia (seguono con 63 punti Vicini, Sacchi e Pozzo) e con 21 vittorie in 30 gare (il 70%) da commissario tecnico, ottenendo la media più alta di successi e posizionandosi davanti a Pozzo (66% su 95 gare) e Sacchi (64% su 53 gare).