La nostra società ti porta a vedere la vita di coppia come un modo per poter sopravvivere
Secondo i calcoli di ”Money Farm” vivere in coppia genera un risparmio di 571€ al mese, con la vita da single che diventa un lusso capace di far spendere il 47% in più rispetto ad un convivente.Ma come siamo arrivati a considerare la vita da single un lusso?
Secondo gli ultimi dati Istat i single sono aumentati quasi del 5% superando quota 8,4 milioni di unità e la mancata possibilità di ammortizzare i costi con un’altra persona risulta determinante su più fronti.
Per quanto riguarda l’acquisto di beni alimentari e non, la scarsità di prodotti ideati per una sola persona (ed il loro costo elevato) rendono la spesa al supermercato un vero proprio campo minato per le tasche dei single.
E’ un mondo fatto per due, come le confezioni dello yogurt
Il problema del formato per single non riguarda solo i generi alimentari o le canzoni di Coez, ma in particolare gli appartamenti più ridotti che hanno un costo al mq molto più alto rispetto alle case ”formato famiglia”.
Come spiega la Coldiretti “Per i single l’aumento di costi è più del doppio (156%) per l’abitazione rispetto alla media per persona di una famiglia tipo di tre persone”
Adesso forse abbiamo capito perché i parenti ci chiedono sempre se abbiamo un* fidanzat*: Andare via di casa da soli è impossibile
Essere single non solo è svantaggioso ma indirettamente legittima lo sfruttamento sul luogo di lavoro. Secondo alcuni studi del sociologo americano Eric Klinenberg molti datori di lavoro tendono ad addossare un maggiore carico di lavoro ai dipendenti single poiché quest’ultimi non hanno una famiglia di cui doversi occupare alla fine della giornata.
Anche la politica sembra remare verso il senso opposto, l’ultimo provvedimento contro il caro vita adottato dal Governo Meloni si chiama ”Dedicata a te” ma ad essere esclusi dal beneficio di questi 382€ di respiro sono proprio i single ed i single con figli.
Se l’obiettivo è quello di invertire la rotta della denatalità in Italia, privilegiando le coppie eterosessuali che decidono di avere dei figli, a rimetterne saranno coloro che attualmente, secondo dati Istat, rappresentano il 33% dei nuclei familiari: i single.
Probabilmente quello che viene percepito dalla società è che occuparsi di queste problematiche che i single si ritrovano ad affrontare non sia importante a sufficienza, in quanto siamo tutti destinati prima o poi a vivere in coppia, sposarci e sentirci realizzati unicamente attraverso la famiglia. Ma non è questo quello a cui tutti aspirano