Sabato 11 settembre 2021 è una data che presumibilmente ogni tifoso del Manchester United ha cerchiato, più e più volte, nel calendario: Cristiano Ronaldo tornerà a vestire la maglia dei Red Devils 12 anni dopo la cessione al Real Madrid. Lo farà all’Old Trafford, stadio che prende il nome dall’omonimo quartiere, in occasione della partita disputata tra Manchester United e Newcastle, valevole per la 4° giornata di Premier League.
In occasione dell’esordio-bis, la Premier League manderà in onda la partita in 189 paesi, con un assente di lusso: l’Inghilterra. Infatti, Manchester United-Newcastle è programmata per le ore 15:00 locali, 16.00 italiane, in piena fascia oraria No-Football zone, ovvero una legge in vigore dal 1987 che prevede l’imposizione di un lasso temporale televisivo di due ore e mezza, (dalle 14:45 alle 17:15), dove nessuna emittente può trasmettere partite di calcio, né inglesi né straniere.
La legge No-Football zone è mirata a tutelare le partite delle serie inferiori, che solitamente si svolgono in quell’orario. (Coerentemente con quanto riportato, in Inghilterra questo sabato verranno trasmesse contemporaneamente la bellezza di 12 partire di League One, la nostra Serie C). In Inghilterra, molto più di quanto non lo sia in Italia, il calcio di provincia ha un’importanza, notevole, tanto che andare allo stadio a sostenere la squadra del proprio quartiere è una vera e propria tradizione.
Inoltre, la vendita al botteghino è un’importante fonte di sostentamento per le piccole realtà, quindi, secondo il The Athletic, sito web sportivo che si occupa di fornire copertura nazionale e locale in ben 47 città del Nord America e nel Regno Unito, la fascia serve ad evitare che i tifosi piuttosto che recarsi allo stadio, si organizzino per andare in gruppo nei pub o, perlomeno, che questi rimangano a casa a guardare la partita comodi sul proprio divano.
Seppur di nobili intenzioni, è difficile che questa legge possa durare ancora per tanti anni dato che, per favorire la fruizione degli incontri in Asia o in America, due grandi risorse economiche per il calcio europeo, le leghe calcistiche mirano a organizzare le partite delle “big” proprio in quella fascia oraria. Per esempio, questo fine settimana, i tifosi inglesi non potranno guardare le gare di PSG, Borussia Dortmund e Napoli-Juventus, e per vedere il ritorno del “lusitano oltremanica”, hanno a disposizione due opzioni: o riusciranno a staccare uno degli 80mila ticket al Theatre of Dreams, o aspetteranno gli highlights per cena.
Il ritorno a casa del “figliol prodigo” ha mandato in visibilio la tifoseria più numerosa al mondo. Come si è soliti leggere, i trasferimenti di giocatori del calibro di Messi, Ronaldo e Neymar consistono nello smuovere una vera e propria azienda vivente. Per rendersene conto basta notare che, secondo la stima lovethesales.com, un sito dove poter acquistare molteplici brand a prezzi scontatissimi, e accordata da Fox News, nelle prime 12 ore dalla messa in vendita della maglietta numero 7 del portoghese, ne sono state vendute per oltre ben 37 milioni di euro, battendo il precedente record della maglia numero 30 di Messi al Paris Saint-Germain. Inoltre, da uno studio condotto da Cronache di Spogliatoio, testata giornalistica sportiva online, assieme a Social Media Soccer, un’agenzia di comunicazione che si occupa di calcio attraverso un magazine online, è stato rilevato che il profilo Instagram del Manchester United ha guadagnato nel giro di una settimana 1,7 milioni di follower, mentre nello stesso arco di tempo la Juventus ne ha persi 219mila.
La prima avventura di Cristiano Ronaldo allo al Manchester United è iniziata nel 2003, quando appena diciottenne è stato prelevato dallo Sporting Lisbona, dove aveva stregato Sir Alex Ferguson, ex allenatore e calciatore considerato come uno degli allenatori più influenti nella storia del calcio, da sempre definito dal portoghese come una delle persone più importanti della sua carriera e vita. Subito investito della maglia numero 7, che è stata indossata da calciatori come Best, Cantona e Beckham, considerabile come la più pesante del calcio britannico, Ronaldo in 6 stagioni vince 3 campionati, 1 FA Cup, 2 Community Shields, 1 Champions League, 1 mondiale per club, la scarpa d’oro e il pallone d’oro, creando un legame unico con la squadra e il pubblico. Rispetto agli anni torinesi e a quelli madrileni, dove si è vista la sua miglior versione, Cristiano non si è mai tirato indietro a definire lo United “casa”, così come i tifosi non hanno mai smesso di applaudirlo, nonostante negli anni più volte li abbia trafitti.