E’ tempo di elezioni amministrative. I residenti dei Comuni italiani sono chiamati a scegliere il proprio Sindaco e i componenti del Consiglio Comunale ogni cinque anni. Per il 2022, saranno circa mille i Comuni quelli nei quali si svolgeranno le elezioni. Tra le città coinvolte ci sono anche Asti, Genova, Piacenza, Parma, Verona, Padova, Viterbo, L’Aquila, Catanzaro e Palermo.
Chi può essere eletto e chi può votare nelle elezioni amministrative
Può candidarsi a Sindaco e a Consigliere Comunale l’elettore di un qualsiasi comune della Repubblica che abbia compiuto il diciottesimo anno di età.
Per la carica da Consigliere, inoltre, possono candidarsi anche i cittadini di uno Stato Membro dell’UE iscritti nelle apposite liste aggiunte. Come anticipato, la carica dura cinque anni e non è immediatamente rieleggibile chi sia stato eletto a sindaco per due mandati consecutivi. Salvo che uno dei due mandati sia durato meno di due anni, sei mesi e un giorno per cause diverse dalle dimissioni volontarie.
Per votare, invece, è necessario possedere la cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’UE.
In quest’ultimo caso, occorre avere residenza nel Comune per il quale si intende partecipare al voto e presentare – almeno 40 giorni prima del giorno delle votazioni – apposita istanza al Sindaco.
I meccanismi di elezione
L’attuale legge elettorale distingue il meccanismo previsto per i Comuni con più di 15mila abitanti da quello previsto per i Comuni che invece ne contano meno.
Per i primi è possibile il c.d. voto disgiunto. Si può, quindi, esprimere contestualmente la preferenza per un Sindaco e per una lista differente da quella cui appartiene il candidato a Sindaco prescelto.
Inoltre, apponendo la ‘X’ esclusivamente sul candidato Sindaco, il voto non viene automaticamente attribuito anche alla lista che lo appoggia. Viceversa, invece – ovvero contrassegnando solo la lista – il voto si intende espresso anche nei confronti del Sindaco ad essa collegata.
E’ inoltre previsto il ballottaggio. Se nessun candidato Sindaco raggiunge la maggioranza assoluta dei voti validi, ovvero il 50% + 1, si prevede un secondo turno di votazioni, questa volta esclusivamente tra i due candidati più votati.
I candidati ammessi al ballottaggio rimangono collegati con le stesse liste indicate nel primo turno. In questa fase, però, essi hanno anche la possibilità, entro sette giorni della votazione, di aggiungere altre liste cui collegarsi, aumentando in questo modo le probabilità di vittoria.
Per quest’anno l’eventuale ballottaggio è fissato al 26 giugno.
Nei Comuni con meno di 15mila abitanti, il ballottaggio è previsto solo in caso di parità tra due candidati. Diversamente, vince chi ottiene più voti, indipendentemente dal raggiungimento della maggioranza assoluta. Inoltre, non è possibile scegliere una lista diversa da quella cui appartiene il candidato Sindaco che si intende votare – ovvero non è possibile il voto disgiunto.
In altre parole, che si apponga la ‘X’ solo sulla lista o solo sul candidato Sindaco o che la si apponga su entrambi, il voto viene in ogni caso attribuito sia alla lista dei candidati consiglieri, che al candidato Sindaco ad essa collegato.
Preferenze per i candidati a consigliere comunale
Nei Comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti, è possibile esprimere una sola preferenza per un singolo candidato a consigliere, indicando negli appositi spazi il cognome.
Invece, nei Comuni con almeno 15mila abitanti, si possono esprimere al massimo due preferenze di candidati appartenenti alla stessa lista, i quali però devono necessariamente essere di diverso sesso. Votando due donne o due uomini, infatti, viene automaticamente annullata la seconda preferenza.
Elezioni amministrative 2022: cosa dicono gli ultimi sondaggi
Premettendo la grande incertezza sui possibili risultati delle elezioni, gli ultimi sondaggi individuano a Parma il vantaggio di Michele Guerra (lista Cantiere Riformista). L’avversario scelto dal centrodestra Pietro Vignali – senza Fratelli d’Italia – e il candidato di FdI Priamo Bocchi si fermerebbero, rispettivamente, al 29.4 % e al 9.4%. In ogni caso, è altamente probabile il ballottaggio.
A Genova, invece, sarebbe in vantaggio il candidato di centrodestra Marco Bucci. La sfidante del centrosinistra Ariel Dello Strologo, infatti, si arresterebbe al 36.4%.
A Padova, il favorito è il sindaco uscente del centrosinistra, Sergio Giordani (53,2%).
Molto combattuta, invece, risulta la situazione a Verona. Secondo alcuni sondaggi sarebbe in vantaggio il Sindaco uscente di Fratelli d’Italia Federico Sboarina. Secondo altri il favorito sarebbe il candidato di centrosinistra Damiano Tommasi. In realtà, è in corsa anche Flavio Tosi, appoggiato da Forza Italia e da Italia Viva, che risulta essere al 20.3%. Difficile, quindi, che il Sindaco verrà eletto già nel primo turno.
Il sondaggio commissionato da FdI Abruzzo a Noto Sondaggi prevede per L’Aquila il vantaggio del Sindaco uscente Pieluigi Biondi, appoggiato dal centrodestra. A Palermo, infine, il favorito è Roberto Lagalla, anch’esso sostenuto dalla coalizione del centrodestra.