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Elezioni amministrative in Spagna: la destra avanza ovunque

In diverse regioni della Spagna le elezioni regionali e comunali regalano grandi soddisfazioni per le formazioni della destra: in almeno 3 delle 12 comunità autonome in cui domenica si è andati al voto per le amministrative, il Partito Popolare (Pp) ha infatti ottenuto i numeri per spodestare dal governo il centrosinistra, in caso di accordo con la destra estrema di Vox.
Stando agli scrutini ufficiali questo scenario è altamente probabile nella Comunità Valenciana, in Aragona e nelle Baleari, tutti territori con governatori uscenti socialisti. La stessa prospettiva si profila in Extremadura, dove, tuttavia, i socialisti restano primo partito e gli scrutini non sono ancora terminati.
I popolari hanno battuto il centrosinistra anche a La Rioja, regione in cui potranno governare con maggioranza assoluta, e potrebbero amministrare con l’aiuto di Vox anche la Cantabria, finora gestita da un partito locale. Il Pp ha poi trionfato nella Comunità di Madrid, in cui la governatrice uscente Isabel Díaz Ayuso ha superato la maggioranza assoluta e si lancia verso un terzo mandato senza la necessità di sostegni di altre formazioni, come invece avvenuto nei due precedenti. Il partito conservatore mantiene anche il controllo di Murcia, un feudo tradizionale.
Da parte sua, il Partito Socialista (Psoe) del premier Pedro Sánchez manterrà il controllo del governo regionale nelle Asturie e potrebbe riuscirci, in caso di determinate combinazioni post-elettorali, alle Canarie e in Navarra.
La Sinistra crolla anche alle comunali nelle principali città spagnole. A Barcellona il candidato indipendentista Xavier Trias, del partito Junts, è arrivato primo nelle elezioni municipali con il 22,4% dei voti. Seguono con il 19,79% dei voti il Partito socialista di Catalogna, e Barcelona en Comú dell’attuale sindaca Ada Colau, al 19,75% dei voti. A Madrid successo consistente del sindaco uscente, José Luis Martínez Almeida: il popolare ha infatti ottenuto la maggioranza assoluta nel Consiglio comunale, scenario che gli può garantire un secondo mandato senza necessità di scendere a patti con gli gli estremisti di destra di Vox. Sconfitta netta per i partiti del centrosinistra: Más Madrid si ferma a 12 consiglieri, il Partito Socialista del premier Pedro Sánchez a 11 e Unidas Podemos non supera la soglia di sbarramento del 5%.