energia fotovoltaico

Ecco come le nostre case potrebbero produrre energia elettrica

La nostra vita è completamente dipendente dall’energia elettrica. Uno degli indicatori di civiltà è proprio la presenza o meno di energia elettrica, che non serve solamente a dare luce alle nostre case, ma permette anche di attivare le caldaie ed i riscaldamenti o di accendere i condizionatori quando l’afa ci assale, per non parlare del funzionamento di tutti gli elettrodomestici o gli apparecchi elettronici; senza elettricità non potremmo caricare il nostro smartphone o, per chi ha i fuochi ad induzione, non saremmo in grado di cucinare.

Tutto questo però ha un costo enorme a livello ambientale, perché la maggior parte dell’elettricità viene prodotta grazie a sistemi derivati da combustibili fossili.

Le centrali di energia elettrica potrebbero diventare obsolete

Pensate ora ad un mondo senza centrali elettriche. Nessuno riuscirebbe ad immaginarlo, neanche i più ferventi amanti di storie post-apocalittiche alla Fallout.

Ebbene, questa situazione è molto più vicina alla realtà di quanto possiamo immaginare. 

Un team di ricerca della Michigan State University è riuscito a creare il primo pannello solare trasparente. Dunque, almeno potenzialmente, da domani sarà possibile concepire le nuove finestre delle case come fonti di energia alternativa. E ciò vorrebbe dire offrire un concreto risparmio economico per le famiglie ma anche un grandissimo risparmio in termini di emissioni per il nostro pianeta.

Il rivoluzionario pannello solare trasparente

Il nuovo pannello fotovoltaico trasparente potrebbe dunque rappresentare una rivoluzione tangibile per le nostre vite. Fino ad oggi, infatti, i pannelli solari erano delle strutture spesso ingombranti e poco carine da vedere, che necessitavano di superfici in grado di trattenere il più possibile la luce che le colpiva, e quindi dovevano necessariamente essere scure perché più un colore è scuro, infatti, è meno disperde la luce.

Come funziona questo rivoluzionario pannello solare?

I ricercatori hanno realizzato un concentratore di luminescenza solare trasparente che riesce ad assorbire la luce nelle lunghezze d’onda invisibili all’occhio umano. Si tratta dei raggi infrarossi e degli ultravioletti.

In realtà, questa idea non è nuova: nel 2005, un team di ricercatori del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano Bicocca aveva messo a punto un nuovo tipo di concentratori solari luminescenti (LSC, Luminescent Solar Concentrators), costituiti da lastre di plastica o vetro, nelle quali incorporare speciali nanoparticelle che avevano il compito di trattenere e diffondere la luce all’interno delle lastre.

Anche se, con una punta di dispiacere dovuta ad un sano patriottismo ci sarebbe piaciuto che l’idea dei nostri ricercatori fosse stata sviluppata, ci auguriamo comunque che questa innovazione funzioni e che riesca ad aiutarci nella difficile transizione ecologica che le attuali e future generazioni si trovano ad affrontare.