I dati registrati nelle sale cinema nel weekend tra il 18 e il 20 settembre segnalano un grande ritorno del pubblico sul grande schermo. Con un incasso di 2,136 mln di euro, il film fantascientifico Dune – di Denis Villeneuve – è il primo kolossal a vedere la luce nelle sale italiane dopo la lunga stagnazione dovuta alla pandemia.
A partire da tale risultato, si ipotizza una ripresa culturale per il grande schermo che vedrà impegnati grandi registi: da Ridley Scott in The last duel all’attesissimo ritorno di Daniel Craig nei panni dell’agente segreto 007 in No time to die e Wes Anderson con The French dispatch.
Di fatto, ad un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia, l’attuale situazione sanitaria permetterebbe una fruizione più sicura degli ambienti dello spettacolo e della cultura. Per questo il risultato che emerge dai dati del botteghino dovrebbe potrebbe incentivare una svolta del governo per aumentare le presenze consentite nelle sale cinema. Qualcosa si sta muovendo: il 30 settembre ci sarà una valutazione del governo circa l’aumento della capienza delle sale cinema.
È di questi giorni il dibattito sollevato dal mondo dello spettacolo sull’atteggiamento del governo nei confronti dei politici in campagna elettorale e dei loro comizi. Seppure in ambienti aperti e con l’utilizzo di mascherine si verificano spesso assembramenti che non vengono condannati. Il green pass è obbligatorio per accedere ai cinema, le vaccinazioni seguono un ritmo tra i più alti d’Europa e i film che ritornano nelle sale fanno grandi incassi: tutto questo preannuncia un timido ritorno alla normalità.